Voglio essere tamburo, di José Craveirinha


Voglio essere tamburo
Il tamburo è invecchiato gridando
Oh, vecchio Dio degli uomini
lasciami essere tamburo
corpo e anima solo tamburo
sono tamburo che grida nella calda notte dei tropici.

Non fiore nato nel bosco della disperazione
non fiume che scorre verso il mare della disperazione
non lancia temprata al fuoco vivo della disperazione
nemmeno poesia forgiata nel dolore rosso della disperazione.

Niente!

Solo tamburo invecchiato gridando alla luna piena del mio paese
solo tamburo di pelle conciata al sole del mio paese
solo tamburo scavato nei duri tronchi del mio paese.

Io
solo tamburo che spezza il silenzio amaro di Mafalala
solo tamburo invecchiato guidando il batuque del mio paese
solo tamburo perduto nelle tenebre della notte perduta.

Oh, vecchio dio degli uomini
io voglio essere tamburo
e non fiore
e non fiume
e non lancia per ora
e nemmeno poesia
Solo tamburo che risuona come la canzone della forza e della vita
solo tamburo giorno e notte
notte e giorno solo tamburo
fino alla consumazione della grande festa del batuque.

Lasciami essere tamburo

solo tamburo!


Una poesia di José Craveirinha, in Karingana Ua Karingana (C'era una volta), Lourenço Marques: Académica, 1974.