Pierluigi Battista, nomen omen


Forse qualcuno di voi si sarà imbattuto, per sua disgrazia, in un rivoltante intervento di Pierluigi Battista dal titolo "Quel Pasolini da dimenticare". Ve ne consiglio la lettura perchè è un numero da manuale di distorsione delle idee e delle parole degli altri per i propri scopi.
Meglio quindi sentire le parole vere di Pasolini.




Questa la mail che gli ho scritto per manifestargli il mio disgusto:

"Gentilissimo dott. Battista,

leggo con orrore la Sua riflessione di oggi sulle pagine del Corriere della Sera: "Quel Pasolini da dimenticare".
Innanzitutto mi complimento per il Suo intervento "a caldo" (saranno passati quanti anni, appena 40?) e per il "cuor di leone" dimostrato nell'attaccare un Suo collega ormai passato a miglior vita e che quindi non Le può rispondere. Mi complimento poi per il sottile modo (mica tanto per chi Pasolini l'ha letto) di travisare ogni sua parola, facendogli dire quello che vuole Lei, riassumendo male non solo i concetti espressi dal poeta di Casarsa, ma addittura il tono dell'intervento che di snob non aveva proprio nulla.
Insomma, Le faccio notare che Lei del discorso di Pasolini non ha capito nulla (o finge di non aver capito nulla).

Non so come Lei si definisca, ma Pasolini nell'articolo da Lei citato si autodefiniva chiaramente "intellettuale". Non giudice, non investigatore. Un intellettuale.
E con le armi dell'intellettuale interpretava la realtà, scavando con la forza della ragione fra i fatti e le persone, mettendo in luce i collegamenti, per colmare quei vuoti colpevoli, quelle volontarie lacune generate dal Potere per fare i suoi porci comodi. Fatti sistematicamente nascosti, insabbiati con premeditata detereminatezza.
E se non puoi arrivare alle prove cosa fai? Cerchi i collegamenti, cerchi di supplire a quelle prove che il Potere stesso sottraeva, ha continuato e continua oggi a sottrarre alla comunità. Pasolini pungolava alla ricerca, nonostante tutte le difficoltà, nonostante i bastoni fra le ruote, senza mai arrendersi. Perchè alla fine la Verità vincerà su tutto.
Pasolini col suo intervento si esponeva in prima persona, per allusioni certo, ma che avrebbe poi sciolto in "Petrolio" (di cui Le consiglio la lettura).

Lei col Suo intervento non fa che spalleggiare la tattica del Potere. Non che mi aspettassi niente di diverso da Lei.
La prego di non rispondermi accampando La pretesa che ripeto come quegli "epigoni, pessimi allievi di un cattivo maestro".
Ci si può raccontare delle belle bugie e crederci. Si può fingere di non vedere. Si può continuare a campare come si fa da sempre in Italia, ognuno badando al proprio orticello, sognando di avere per sè prima o poi una fetta di quel Potere. Io e Lei però sappiamo come stanno le cose. La Verità vincerà su tutto.

Distinti saluti,
GT"

La grande opera!


Carissimi,
vi rubo solo un minuto; ho in mente un'idea (un'altra "grande opera":-) e per realizzarla ho bisogno del vostro aiuto!
Mi servono quanti più tubetti del dentifricio vuoti (di qualsiasi forma e materiale) vi sia possibile racimolare.
A tutti quelli che mi daranno una mano nella raccolta (direttamente con ondate di tubetti di dentifricio o procacciando altri fornitori) la mia eterna riconoscenza e una bella bevuta assieme.
Scrivetemi a santrevi[at]gmail[dot]com

Grazie a tutti!

ps. Non ho problemi di carie! Anche perchè i tubetti li voglio vuoti! :-)

L'ennemi


Buffo. Faccio cose e non so neanche perchè. Perchè ho cominciato a farne altre che le hanno generate e che ora vanno fatte, penso. Tutto senza ricevere un grazie. Solo pochi aiuti (ma preziosi e cari - i F.P. sono, appunto, pochi). Ho cominciato ad organizzare un festival di arti contemporanee perchè quand'ero più piccoletto mi sarebbe tanto piaciuto avere un festival di arti contemporanee al quale partecipare. Pensavo che i giovincelli di oggi fossero come me, chè mica è passato tanto tempo, eh.
E invece? Boh. Riscontri: zero. Tutti troppo occupati. Soddisfazioni personali: nessuna (ad essere sincero, tante in fondo al cuor, perchè a me piace fare questo genere di cose, organizzare gli eventi, pensare a cosa mi piacerebbe vedere nella mia città per stare meglio. E poi mi piace pensare che magari ci sarà uno che vedendo una serata di quelle che abbiamo progettato dirà: che bravi!).
Dico queste cose a te che so che capisci.
Buffo. Ho letto la tua mail e subito dopo sono andato in bagno (le due cose non sono collegate) e ho preso in mano "I Fiori del Male" che è la mia attuale lettura da concentrazione.
Così ho letto

Il Nemico

La mia giovinezza non fu che una tenebroso uragano,
attraversata qua e là da soli brillanti;
tuono e pioggia l'hanno talmente devastata
che non rimane altro nel mio giardino che qualche frutto rosso.

Ecco, ho toccato ormai l'autunno delle idee,
adopero il badile e il rastrello
per rassodare le terre inondate
in cui l'acqua ha aperto buchi come tombe.

E chissà se i fiori nuovi che vado sognando
troveranno nella terra lavata come un greto
il mistico alimento cui attingere forza?

- O dolore! O dolore! Il Tempo si mangia la vita
e l'oscuro Nemico che ci divora il cuore
cresce e si fortifica col sangue che perdiamo.

Secondo me le coincidenze non esistono. Ecco quello che dobbiamo fare, lavorare nel piccolo, zappare la terra per preparare i fiori che verranno.
In fondo anche dopo il declino dell'impero romano mica è finito tutto? Si è solo trasformato e poi... è arrivato il Medioevo (età ancora non rivalutata abbastanza) e l'Umanesimo e il Rinascimento! Insomma come dici tu ci saranno posti o persone che apprezzano i nostri sforzi e dove il lavoro viene riconosciuto!
Ti ho tediato con la mia attuale fissa per i fumetti, l'illustrazione e il disegno in generale? NO?! Lo farò!!

Photo Credit: Need you to be strong via Compfight cc