68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - La Biennale di Venezia 2011 - Mercoledì 31 Agosto

Secondo giorno! Sono riuscito a stare di meno al Lido, ma ho visto film qualitativamente molto più belli rispetto a ieri: ecco quali!

La retrospettiva di quest'anno è dedicata al cinema italiano sperimentale degli anni '60, così oggi mi sono beccato (brevemente recensiti):
Hermitage di Carmelo Bene - Perdonatemi, ma qui me la sbrigo con una citazione: "Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere" (L. Wittgenstein)
Il canto d'amore di Alfred Prufrock di Nico D'Alessandria - La poesia di Eliot letta da CB, con immagini scelte e interpretate dal regista = delirio
Bis di Paolo Brunatto - Le prove del "Il Rosa e il Nero" di CB da "The Monk" di Lewis, complete di impressioni e giudizi dei più variegati su CB stesso: ho detto tutto! (Se non avete letto il romanzo non sapete che vi perdete!)

Summer Games (Giochi d'estate) di Rolando Colla
Peccato sia fuori concorso perché personalmente l'ho trovato un film d'altissimo livello. E' vero che a me le storie che hanno a che fare con i turbamenti dell'adolescenza piacciono molto, ma Colla (svizzero di Zurigo) in questo film è stato davvero delicatissimo. Le amicizie estive come possono essere solo quelle dei 14 anni, totalizzanti e fatte sempre d'un misto d'odio e amore, la rimozione dei problemi e delle relazioni ad ogni età (gran peso nella vicenda del protagonista ha la relazione fra i genitori, lei insicura, lui violento e sciocco), salvo poi rendersi conto che tutti i nodi vengono al pettine ed è meglio imparare ad affrontarli che credere che tutto vada a posto con un "perdonami". Voto: 8.5

La Désintégration di Philippe Faucon
Alì frequenta un corso per elettricisti, è intelligente e si applica, eppure nessuna ditta vuole concedergli la possibilità di uno stage per completare gli studi. Come ancora di salvezza gli si presenta la comunità islamica del suo quartiere, in grado di proteggerlo, creargli un ruolo, alimentare il suo risentimento e offrendogli la dignità che si vede negata dalla società francese con cui ha sempre provato ad integrarsi. Nel credo religioso però si annida anche il doppio taglio del cieco fanatismo. Interessante per comprendere come certi fatti possano avvenire e certe ideologie, ben lontane dall'Unico Dio (in barba a tutte le religioni) che è Amore, possano travolgere tutto. Voto: 7

68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - La Biennale di Venezia 2011 - Martedì 30 Agosto


Inizia finalmente la Mostra del Cinema di Venezia, ed io, per il terzo anno ho il mio bravo e sudatissimo accredito Industry. Ecco quindi, fra stand e uffici ancora in allestimento e un generale clima di allegra ma ufficialissima disorganizzazione, il mio parere sui film che riuscirò a vedere!

Ruggine di Daniele Gaglianone
Cominciamo già dal primissimo giorno con una attesa per il cinema italiano: Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Valeria Solarino; solo i loro nomi valgono le riposte speranze. Il film si lascia vedere ma è punteggiato da tutte le caratteristiche del classico film "italiano": grandi pretese per nozze coi fichi secchi. Ho trovato la regia piuttosto opaca, per nulla originale rispetto ai canoni del noir psicologico; ad essa si accompagna un montaggio un po' troppo spesso confusionario. Voto: 6,5

Love and Bruises di Lou Ye
Seguire questo film fino in fondo è stata una vera impresa: un polpettone sentimentale franco-cinese, che assomma in sé i peggiori clichè della cinematografia dei due Paesi. In più contiene alcuni stereotipi sulle relazioni uomo donna piuttosto agghiaccianti: la donna è un essere fragile e insicuro, un po' puttana e un po' vittima per vocazione; l'uomo è sempre bello e dannato, violento ma romantico, porco ma protettivo. Voto: 5

Crazy Horse di Frederick Wiseman
Un documentario sul "Crazy Horse" il famoso locale con le donnine di Parigi che però è anche il più grande nude show live del mondo. E nel corso del documentario capiamo bene perchè: non solo le ragazze sono bellissime, ma i numeri sono studiati e perfezionati con passione da parte di tutto il team creativo del locale: dal direttore artistico, al coreografo, alla capo sarta. Bello per comprendere come la sensualità e l'erotismo vadano ben al di là di un semplice paio di tette esposte come quarti di bue. Voto: 7

Al di là dal vetro di Andrea di Bari
Un cortometraggio autobiografico di Erri De Luca. A me lui già come romanziere non è che faccia impazzire; in un corto (come in ogni prodotto visuale) a fare la parte del leone dovrebbe essere l'immagine, si spesa... qui tutto è eccessivamente letterario dal contesto al racconto-dialogo con la mamma. Voto: 5/6

Al di fuori del tempo


Costruire architetture contemporanee,
concrete, reali: c'è un colore, c'è una luce,
c'è sempre la materia. Il compito che scelgo
è pratica al di fuori del tempo: descrivere
l'onda lenta in cui si condensa l'energia.