Uno nemmeno ci pensa

E' stupefacente pensare a cosa accade col tempo.
Io a un giorno.
Io a un mese.
Io ad un anno.
Io a tre anni.
Io a dieci anni.
Io a diciotto anni.
Io ora.
Eppure sono sempre io. Eppure sono sempre diverso. E non ritorneranno più quei me. Sono vivo e sono ricordo nello stesso medesimo istante. Che è già ricordo.
Tutti quei corpi in cui ho vissuto sono questo stesso corpo, ma sono anche altri corpi. Quasi estranei a momenti quando non ho saputo capirli, quando non ho saputo capirmi.
E' un mistero così indecifrabile ma così vicino, tanto vicino che il più delle volte uno nemmeno ci pensa (pensarci troppo non deve fare neanche bene). Uno nemmeno ci pensa allo scorrere del tempo (non vuole pensarci, certo). E' dura pensarci.
Uno nemmeno ci pensa che da quando ha aperto gli occhi la prima volta respira. Sempre! Ed il cuore gli batte nel petto. Sempre!
Nemmeno un colpo sbagliato!

Un fiore un fiore un fiore

Completa è l'armonia delle cose che vivono crescono

Vorrei essere una di loro
un fiore
una pietra
ha memoria?
sente?
ha ricordi?
è io?

(Eppure niente nel creato gli sta alla pari)

completarmi io bramo

Un fiore un fiore un fiore

Vorrei farla finita con
le convenzioni umane

"Così tante cose da fare e così poco tempo!"
Jocker in Batman (1989) di T. Burton
Icai (Istituto della Commedia dell'Arte) e Associazione Ubik presentano











Conviene che si volga ad Oriente
da "La sposa persiana" di C. Goldoni
drammaturgia e regia
Gianni De Luigi

Auditorium Santa Margherita
Campo Santa Margherita
Venezia

Lunedi' 15 ottobre 2007
ore 20.30

Allora diamoci da fare - Esempio 1

















Allora diamoci da fare, dico io!
Ed infatti subito mi viene dato un onesto motivo di incazzatura!
Premetto: in molte città nel mondo è in corso una lotta alla pubblicità invadente, che occupa ogni spazio della nostra vita, ogni spazio fisico del nostro paesaggio. Ad esempio a San Paolo del Brasile il sindaco ha pensato bene di togliere tutti (TUTTI!) i cartelloni e le insegne pubblicitari (prego controllare). Finalmente si respira.
Invece vicino a casa mia ecco che come funghi compaiono gioiosi cartelloni 3x6... e siamo solo l'ultima provincia dell'impero!
Allora io scrivo al mio sindaco, voglio spiegazioni!
Non voglio altra m****!

Il vento

Fruscia alle fronde
le sue domande
ma non conosce
le risposte


non può fermarsi
ad ascoltare


Ho conosciuto un ragazzo che si chiama Ernesto

















Stasera ho conosciuto un ragazzo che si chiama Ernesto. E sono felicissimo. Perchè mi ha dato la speranza che le cose possono cambiare, se davvero ci credi, se davvero ti impegni a farlo. Lui c'è riuscito e senza essere chissacchì. Allora anche noi se vogliamo possiamo farlo e rimettere in sesto il nostro Paese.
Tutto è nelle nostre mani.

Mentina?

Confesso. Non sono riuscito a resistere per tutta la puntata, perchè ad un certo momento la rabbia si è fatta insopportabile.
Spiego: Matrix di ieri sera. Argomento: politica debole e la satira. Ospiti: Neri Marcorè, Enrico Lucci, Dario Ballantini e Gabriella Germani (Eh?! ...si, lo so, non ci credo neanch'io! Ma cosa ne sanno questi?).
Il gioco è stato confondere ancora di più le acque, condito dalla visione di sapidi spezzoni dei suddetti. Spiego: LO SFOTTO' NON E' SATIRA! E questi imitatori questo fanno: semplice sfottò, che compiace lo sfottuto (Marcorè ha addirittura dichiarato che Gasparri gli ha fatto i complimenti. A questo punto fossi in lui mi farei delle domande) e non dà fastidio a nessuno. Quelli che danno fastidio infatti pagano in prima persona. Quindi gli ospiti non c'entravano una fava, gli spezzoni nemmeno. Non si è parlato affatto dell'argomento, ma di altro, spacciandolo per l'argomento. E questo è terribile!