Tutto è come una musica nel tempo.

Tutto è come una musica nel tempo.
Il sentire che chiamano pensiero
è come se io cogliessi una foglia
dal vento e guardassi le venature.

Photo Credit: tobysx70 via Compfight cc

Salvaluomo!

Merita di essere letto il documento presentato in conferenza stampa il 17 giugno scorso dall'Associazione Nazionale Magistrati sugli effetti del cosiddetto emendamento salva-processi che il governo cerca di infilare nel pacchetto sicurezza di prossima discussione.

Conferenza stampa ANM su sospensione dei processi


Inutile dire a chi farebbe comodo una legge del genere!
Più interessante capirne gli effetti e reagire, per evitare di svegliarsi troppo tardi da un brutto incubo!

Le storie del Conilietto - Episodio 8

Era il trepidante giorno della partita decisiva del megatorneo che vedava fronteggiarsi la selezione rappresentativa del Bosco con le selezioni rappresentative della Città Piccola, della Città Media, della Città Medio-Grande e della Città Grande in uno scontro epico per decidere chi era il più forte del circondario. La selezione del Bosco, pur schierando fra le sue file nomi gloriosi del calcio circondariale come il Cammello Goleador, la Rana Trequartista e il Criceto Acchiappatutto, era fin lì riuscita solo a complicarsi la vita disputando una serie di pessime partite da far impallidire la nazionale delle Isole Tonga e affidandosi così ad un complicato sistema di conteggio punti che prevedeva il passaggio del turno solo in caso di partita infrasettimanale in giorno decaffeinato di un mese bisestile per differenza reti dei cugini di terzo grado.
Il Conilietto, ultrà vecchio stampo, mai e poi mai avrebbe perso questa disfida, nemmeno per tutto l'oro del Giappone! Avvolto nella sua sciarpona anti-riconoscimento da parte delle forze dell'ordine e stringendo in pugno la sua spranga di ferro porta fortuna fece ingresso allo stadio del Bosco e si apprestò a prendere posto sulle gradinate.
La tensione nell'atmosfera era palpabile (ed anche la Castorina vicina di posto del Conilietto). Dopo 27 secondi (che al nostro eroe parvero un'eternità) finalmente la prima invasione di campo!
Il Conilietto correva spensierato verso l'arbitro, brandendo festante la sua amata spranga, ma proprio in quel momento, sai chi passava? Esatto! La Motorella!! Che travolse il Conilietto dilaniandolo in tanti minuscoli pezzettini che si sparsero come allegri coriandoli sulla folla infericita. Allora dalla tribuna d'onore scesero: il Ricetto, il Pittone, lo Scoiattolino e il Bradipino che ci dissero a quello della Motorella: "Furfante, brigante, 'ssasino!!"
Insomma, alla fine a vincere fu lo Sport!

Accidenti! Vivere mi ruba un sacco di tempo!

Trovandomi piuttosto scontato
mi sono pagato la metà.

Non sono arrabbiato
sono solo preoccupato
per quello che non va.

Perchè corro sempre troppo.

Lavora sul carattere
mi dice una fotografia
solo allora potrai battere
tutta la tua idiozia.

Trovandomi piuttosto scontato
mi sono pagato la metà.

Dopo la battaglia


La battaglia si era protratta per tutta la notte. Sul selciato della piazza restavano ora i corpi dei caduti, ancora caldi. Molti avevano la gola squarciata, altri gli occhi penduli ai lati del capo fuoriusciti dalle orbite, altri ancora offrivano il ventre dilaniato e le interiora già putrescenti al sole nascente. Sul silenzio del campo di battaglia spuntava l'alba.
Solo poche ore prima le fazioni avversarie si erano scontrate con incredibile violenza, fronteggiandosi da un lato all'altro della piazza rettangolare, completamente vuota nell'ora notturna. Schierati agli estremi opposti, gli occhi negli occhi, ognuno studiava le mosse dell'avversario per cercare il segno d'un cedimento, la possibilità di scovarne il punto debole. Pupille rosse baluginavano nell'oscurità. La tensione dell'attesa era al culmine quando cominciarono a planare, l'una schiera contro l'altra, con rabbia e ferocia, come accade solo nelle battaglie fra fratelli.
La posta in gioco era il dominio assoluto d'un gruppo sull'altro. La conquista del territorio dei loro padri.
Ora tutto era quiete. Lo scontro pareva finito. Definitivamente finito.
Rosko, il capo della fazione vincitrice occupava il posto più alto, sulla statua equestre al centro della piazza. La truppa dei suoi gli si accalcava attorno, sfruttando tutti gli spazi liberi sulle braccia del cavaliere, fra gli zoccoli del cavallo, giù giù fino alla base della statua. Nonostante tutte le perdite erano usciti vincitori da quella lunga notte. Ora attendevano le parole del loro capo. Silenzio.
Nell'aria echeggiò il rombo del furgone del netturbino comunale ed i colombi furono costretti a disperdersi.

Photo Credit: pierofix via Compfight cc 

Piccoli borghesi (rin)crescono

Voi volete mettere a prova la mia innata pazienza?
La mia sopportazione per ogni più diversa sorta di ritrovato della pateticità?!
Davvero, dico davvero, pensavo non saremmo arrivati a tanto... non ci credevo sul serio finchè non m'è caduto sopra l'occhio, per caso...
La fotografia su skype! La fotografia di coppia... Anche la fotografia su skype... Sembrate due bambini deficienti!
Miei piccoli borghesucci perchè non aggiungete la didascalia: “Guardateci, siamo una coppia felice a tutti i costi!” Così la gente sarebbe avvisata e non si stupirebbe vedendovi ostentare orgogliosamente la vostra noia mortale.
Il passato è passato, ma tu lo fai ripassare. Ripassi ma non impari a quanto pare. Che tristezza.
Vabbene, vabbene, io sono cattivo, estremamente cattivo. Lo ammetto, mica è un problema. Livido? E sia, datemi anche del livido, se vi fa piacere.
Ma ne ho tutti i diritti. E quando sono acquisiti per sofferenza come in questo caso, sappiate, valgono parecchio! Perchè tu mi hai distrutto l'amore degli amanti – perchè incostante, inconsistente! Ti rendi conto che riprendo a sentire solo adesso? No, non te ne rendi conto.
Fai il tuo sorrisetto beota e mi guardi dallo schermo del mac.
Ti rendi conto che riprendo a sperare solo adesso? No, non te ne rendi conto. Mi sono schiantato contro gli scogli e sono spirato? Non te ne rendi conto. Perchè ogni volta che ti incrocio mi chiedi scusa solo per metterti a posto con la coscienza. Lo fai ogni volta. Ma si capisce che ormai nemmeno tu ci credi.

Lasciatemi al momento della mia catarsi, grazie mille!