Saremo la foresta che cresce


10-1-'94
Pensa da solo ad un argomento interessante da sviluppare

Italia

Come tutti sappiamo l'Italia va tutta a remengo. La gente non sa cosa fare cerca di capire ma a volte capisce meno di quello che sapeva prima. Si parla dei problemi dei lavoratori, troppi cassaintegrati, troppi licenziati, da questo poi i suicidi, i poveri, le famiglie nulla tenenti. E mentre queste famiglie vengono distrutte, i ricchi, i deputati e le più alte cariche dello stato rubano soldi, truccato appalti, non costruiscono opere pubbliche ("non bisogna generalizzare"). Ma ora da ormai circa due



anni il magistrato A. Di Pietro sta facendo luce su questi casi e ha gia arrestato molti personaggi illustri. Altro problema dello stato sono le farmacie, ora un po' messe a posto dalle fasce ma prima... il primo inghippo si è verificato quando si è deciso di dare i bollini agli anziani; le code alle poste, il non perfetto funzionamento dei bollini, poi la grande idea: le fasce di medicinali: A) non viene pagata dai minori di 10 anni e maggiori di 60 anni, B) non viene pagata al 50%, C) il prezzo è intero per tutti.
Ma anche questo non è un metodo molto azzeccato, alcuni cittadini non



capiscono le fasce, i farmacisti non sanno quali sono le collocazioni dei farmaci. Insomma uno sfascio.

Forse non avevi finito?
Eventualmente, puoi continuare dopo.

Hai fatto un'analisi esatta, ma non bisogna disperare; anzi, prendere lo spunto da qui per un impegno sempre maggiore. Inoltre, per fortuna, l'Italia non è tutta qui ci sono tante altre persone oneste e impegnate. Fanno solo meno chiasso. Ricorda quella famosa frase: "Fa più rumore un albero che cade, di una foresta che cresce".

---
Ho scritto questo tema a 10 anni, in quinta elementare. Mia madre l'ha ritrovato un mese fa, in piena campagna elettorale. Avrei voluto pubblicarlo prima, ma fra tutti gli impegni non ne ho avuto il tempo. Non ricordavo affatto di averlo scritto.
Rileggerlo mi ha emozionato perché racconta proprio il perché del mio impegno di oggi. Certo, è il punto di vista di un bambino, confuso e semplicistico, preoccupato di tutto quello che sente dire dai "grandi": problemi, problemi, problemi. E tutto che va a remengo. Però è molto chiaro.
E poi mi piace la risposta piena di fiducia che scrisse in calce a commento il mio maestro di allora: sono le frasi piene della fiducia che un futuro migliore può esserci se le persone oneste e impegnate non si arrendono e continuano a crearlo con le loro azioni.
Oggi i tempi sono cambiati ma restano i problemi. E io sono contento delle scelte fatte, di non aver fatto mai mancare il mio impegno nella comunità, prima puramente civile, ora - diciamo - "politico" ma nel senso più bello di servizio per gli altri.
Mi sono dato da fare per avviare, assieme a tante altre splendide persone, Altre Prospettive. Per provare a cambiare in meglio le cose  - almeno nella nostra città -, convinto che è sempre e solo questione di tempo e che il futuro si costruisce ogni giorno con le proprie azioni. Saremo la foresta che cresce.