Ora, se vorranno strapparmi la mia arte, dovranno venire a scuoiarmi. (Capitano Mike Clark)
Per favore svegliate un critico!
Grandi polemiche seguite alla richiesta di cancellazione dell'evento lanciata dal Patriarca di Venezia Monsignor Angelo Scola e cavalcata da alcuni politici di Lega e An.
Fino alla surreale richiesta di scomunica per tutto il cast: sbaglio o era nel Medioevo che gli artisti non si seppellivano in suolo consacrato?! Deja vù!
Nessuno naturalmente ha visto lo spettacolo.
Io nemmeno, lo premetto.
Ma è proprio per questo che, oggi, giorno successivo alla prima assoluta per l'Italia, aprendo il giornale sono andato velocemente alla ricerca di una recensione, morbosamente curioso di avere notizie della blasfemia trasudante da quest'opera frutto maturo di un'Arte Degenerata!
Niente. Da nessuna parte.
Dappertutto solo le stanche cronache della fiacca contestazione presente all'esterno del teatro ieri sera.
ECCHISSENEFREGA!!
Perché in Italia ogni possibile occasione di riflessione sull'arte, sul suo ruolo, sul suo valore o non valore deve sempre ridursi alla polemicuccia da pettegolezzo?
Insomma, questo spettacolo era bello o brutto?
Nessuno lo dice, nessuno si pronuncia su questo aspetto. L'aspetto fondamentale della questione, però.
Su questo ci dovremmo concentrare. Perché se era bello che bisogno ci sarebbe stato di proibirlo? Se dava lo spunto per una riflessione nuova sulla religione o sulla figura del Cristo perché averne una paura preventiva?
Oppure se era brutto perché non criticarlo per la sua inconsistenza artistica e poi per la sua blasfemia nei confronti di una religione?
E' che per fare questo forse c'è bisogno di fermarsi e pensare.
Quando si dice talento comico!
“Senza l'aggressione nazista oggi saremmo 66 milioni, più dei francesi!” Jaroslaw Kaczynski dixit.
Mi domando come pensano di portare gli elettori ai seggi.
Ps: Entusiasta dell'idea (ma anche un po' invidioso perchè a lui non era ancora venuta), Berlusconi si sta già attivando per ricontare i voti delle politiche 2006.
Le storie del Conilietto - Episodio 3
Precisamente quel giorno cominciava il tanto atteso trentanovesimo Festival Internazionale del Teatro.
Il conilietto consultò avidamente il programma della Biennale tanto attesa (per fortuna facevano una Biennale all'anno!) per cercare con irruente curiosità uno spettacolo del suo amico il Bradipo Psicotropo (anche se a lui non ci danno mai la possibilità di esprimersi), o almeno una performance della Rana Allucinogena, che tanto scalpore aveva fatto con i suoi spettacoli pluripremiati “Sei un uomo di m...a!” e “Muori! Ho ragione solo io!”.
Ma nel programma non ve n'era traccia.
Probabilmente perchè erano solo due mezzeseghe.
Quando ormai aveva perso ogni speranza, si imbatté nell'ultimo rutilante lavoro dell'apprezzato Pavone Tracotante “Sono un giovane di belle speranze: applaudite solo negli spazi riservati!”. Ritrovando prontamente la sua consueta baldanza il Conilietto, eroe di grandi e piccini, decise di avviarsi verso il luogo della rappresentazione. Sul traghetto pensava a quali mirabolanti esiti artistici avrebbe prodotto quel capolavoro che si stava apprestando a vedere... ma non gli venne in mente nulla.
Così, sovrappensiero, scendendo dal traghetto, non si accorse che proprio in quel preciso
Allora arrivarono: il Ricetto, il Pittone e lo Scoiattolino che ci dissero a quello della Motorella: "Furfante, brigante, 'ssasino!!"
In un mare di paranoia
e trovarsi in mare aperto
senza punti di riferimento
persi in un mare di paranoia.
Forse è la differenza di pensiero
che ci tiene uniti. O una convinzione
sociale sbagliata che dice di proseguire
nonostante tutto?
Nubi di cemento
non mi sembra di vederti
ma
nella mente mi tormenti
e sei qui
nei miei sogni
Nubi di cemento
mi muovo troppo lento
lo so, non sono attento
Guardo in alto
arriva la pioggia a bagnarmi
così
nelle gocce si riflette
il mio pensiero
e tu
Avanti borghesia!
Mi sento forte e potente nel medesimo istante. Sono sempre stato sicuro del mio corpo; questo aiuta. E' più semplice affrontare la vita quando ti viene ripetuto che sei bello. E che problemi può avere uno che è bello? Nessuno; è chiaro!
Certo, devo essere sincero: non è una vita semplice!
Ogni fine settimana c'è un compromesso con il quale fare i conti nella mia vita. Ma fin'ora sono sempre riuscito a venirne a capo. In fondo si tratta solo di prostituire i miei ideali - solo nel fine settimana, ripeto - per mantenermi i vizietti che fanno di me un rivoluzionario vero.
Tutto sommato il mio dovere durante la settimana lo faccio. Mi impegno.
Tutto sommato.
Cosa dice oggi la televisione?
semplici regole morali:
- nessuna regola morale -
per arrivare primo.
Tempi di un'altra televisione:
scelte diverse? No, non scelte,
semplicemente una proposta
culturale.
Non ci si preoccupava di cosa faceva ascolto, ma di cosa era CULTURA.
Spazio ce n'era per chi lo meritava,
con uguali raccomandazioni, questo sì.
Ma una classe intellettuale vera
che valutava una classe intellettuale vera.
Non il Nulla che specchia se stesso.
Com'era bello quand'ero buono
Tu che corri dietro a fantasmi e illusioni
Nutrendo speranze per sogni già morti
Cullando il passato da cui credi venga
Un futuro appassito di vaghi pianti.