Fra i movimenti della tua testa

Non sono capace di svelare enigmi
o costruirne di nuovi
pure se da sempre mi affascinano.

Quindi non so dire
cosa si nasconde dietro i tuoi gesti -
fra i movimenti della tua testa.

Non so neanche dire
se
ci siamo mai abbracciati?

Cos'è la (mia) poesia

E' con una buona dose di presunzione che condivido questa riflessione sperando che faccia pensare ad un argomento a me molto caro.

Premessa/Conclusione al lettore
Mi piacerebbe che in quello che scrivo tu riconoscessi te stesso o te stessa (e non me), vorrei che tu pensassi di leggere qualcosa che ti riguarda da vicino, che tu ci trovassi qualcosa che fa parte anche della sua esperienza, che tu vivessi e usassi le mie poesie.

Cos'è la (mia) poesia
Secondo Antonio Gramsci tutti gli uomini sono filosofi. Secondo Gustavo Gutierrez tutti gli uomini sono teologi. Secondo me tutti gli uomini sono poeti.
O, per essere più precisi, filosofia, teologia e poesia interessano tutti gli uomini.

Questo perché la poesia è nella vita, e vivere autenticamente significa fare poesia. Fare poesia è fare le cose con amore, farle perché ci fanno stare bene e ci fanno stare meglio con gli altri. La poesia non ha un compito preciso: è. Così come l'Amore non ha un compito definito, uno scopo, ma semplicemente esso è lo scopo di se stesso. Non può avere altro fine che se stesso, ma solo quello di cercare un amore sempre più grande.

Questa è - naturalmente - la MIA idea di poesia.

La poesia è già nella vita, dunque si tratta solo di farci attenzione. Certo, a volte è tragica, poco piacevole da vivere o da leggere, ma è sempre poesia; e c'è. E non è nelle parole, ma proprio nello scorrere della vita. Le parole scritte fungono da detonatore per far esplodere quello che non si vede, ciò che lascia stupefatti; quella è la Poesia, l'Amore, appunto.

Le mie poesie, dunque, sono frammenti del reale che assolvono questa funzione, momenti che non necessariamente mi rappresentano, proprio perché per il loro essere poesia parlano inevitabilmente anche di qualcos'altro. Quindi la lettura che ne consiglio non è una fotografia delle mie vicende umane personali (se volete sapere come sto il modo migliore è chiedermelo, per intenderci, non dissezionare i miei versi).

Premessa/Conclusione al lettore
Mi piacerebbe che in quello che scrivo tu riconoscessi te stesso o te stessa (e non me), vorrei che tu pensassi di leggere qualcosa che ti riguarda da vicino, che tu ci trovassi qualcosa che fa parte anche della sua esperienza, che tu vivessi e usassi le mie poesie.

Photo Credit: afirewaves via Compfight cc

Amami, Venezia!


Io, da parte mia, mi sforzerò di amare tutte le cose che di te non comprendo, tutti i tuoi misteri inconsapevoli, tutte le strategie che non so interpretare, le tue calli oscure nelle quali non posso entrare.
Non sono di quelli che vogliono o possono risolvere le tue contraddizioni, non ne sarei capace, né voglio cambiarti o renderti la libertà che non sai di aver perduto. Ti abbraccerò soltanto, facendomi spazio fra le tue paranoie, convinto che basti a farti capire che per me sei speciale.
E per questo so che non mi baderai nemmeno, perché tu non vuoi uomini liberi, ma turisti al tuo comando.