Ellade - Esperia 1 - 0


Stelle decadenti
davvero il Fato dev'essere inesorabile
nemmeno gli dei gli possono resistere

poco conta che lo Zeus di turno
con le borse sotto gli occhi
pensi io mi faccio i fati miei!
Arriva la caduta degli dei

Dove siamo andati a finire
nessuno può più impedire
che si dia fuoco alle cose
per avere un po' di luce


fonte della foto: ateneinrivolta,
http://www.flickr.com/photos/ateneinrivolta/

Checov ha pensato per un anno prima di scrivere una parola di "Tre sorelle". Mi chiedo a cosa mi stia preparando io.


Una cosa che mi piace fare di più fra tutte è andare a caccia dei titoli. Nelle parole che sento, catene di suoni così buffe o così giuste che appaiono come teste, fluttuanti nel vuoto della nebbia di una di queste serate da Pianura Padana. Teste mozze, fantasmi alla ricerca di un corpo cadavere che le sorregga. Sono affascinanti e terribili così, staccate. Le sto a guardare.
Mica trovano sempre un corpo, a volte fluttuano per lungo tempo.
Poi compare il collegamento che mancava da anni. L'avevo letto, quando? Un anno fa? Due? Non vi avevo fatto caso, eppure era così chiaro che era il corpo giusto. Sarà che mi lascio spaventare poco.
Ora lo devo ritrovare, era una rivista, era un giornale, dev'essere qui da qualche parte il cadavere del mio killer psichico.

Il Ritorno del Fuoco


Ubikteatro (il gruppo di ricerca teatrale e creativa di cui faccio parte), cerca coproduttori per la sua nuova produzione ‘Il Ritorno del Fuoco’, progetto per un film teatrale + live performance su Giordano Bruno.

L'obiettivo di Ubikteatro è, da sempre, esplorare i confini ibridi tra musica, teatro, cinema e tecnologia. Con questo nuovo progetto cerchiamo un ulteriore passo avanti, dal punto di vista artistico e produttivo.

Una prima sessione di lavoro si è svolta durante il mese di agosto 2010; ora, proseguendo a lavorare, sul progetto cerchiamo il sostegno di coproduttori. I contributi (finanziari e artistici) di singoli/aziende/enti verranno utilizzati sviluppare l'opera, coprire le spese relative a ulteriori riprese, montaggio e promozione/diffusione del lavoro ultimato presso circuiti culturali, festival.

Quali sono i vantaggi nel diventare coproduttori? Come co-produttori del progetto potrete dire la vostra sulle fasi successive del lavoro, avere accesso ad un’area privata sul sito dedicato, dove verranno mostrati e discussi i montaggi del lavoro in progress ed altro materiale esclusivo come foto, backstage e brani della colonna sonora. Avrete inoltre la possibilita’ di partecipare alla costruzione del lavoro (ricerca/prove/riprese/
montaggio) e al dibattito relativo. Il nome dei coproduttori (singoli/enti/aziende) verra’ riportato sul materiale diffuso e pubblicato sulle nostre pagine web.

Per ogni ulteriore infomazione o chiarimento, o per contribuire senza il passaggio attraverso pagamenti via internet, potete rivolgervi direttamente a info@ubikteatro.com

Vi ringrazio per l'attenzione!

Dall’alto.

4° Festival Regionale del Racconto nelle Terre di Mezzo e Flabby Face - Cinema&Teatro

Sabato 16 ottobre
- ore 14 - 18.30 - Evento speciale

Campanile del Duomo di Santa Maria Maggiore
Codroipo

DALL’ALTO. STORIE DI UN CAMPANILE E DI UN CAMPANARO
di e con Giacomo Trevisan
In collaborazione con l’associazione Flabby Face

Don don don. Ogni giorno ci sono storie che iniziano e finiscono. Din din din. Chi le ascolta? Chi le racconta? Dan dan dan. Un testimone silenzioso, il suo guardiano e le storie di una comunità.
Dall'alto è uno spettacolo verticale, su 170 gradini, per 6 spettatori. Un viaggio da compiere guidati da un campanaro narratore dentro un monumento vivente, custode della media pianura friulana.

Grazie a Don Ivan Bettuzzi, parroco di Codroipo

Posti disponibili: 60
Dieci spettacoli, sei spettatori a spettacolo
ore 14, 14.30, 15, 15.30, 16, 16.30, 17, 17.30, 18, 18.30
Ingresso gratuito
Info e prenotazioni: santrevi@gmail.com http://www.associazioneterredimezzo.it/

#1

senza di te sarei diventato
una rockstar un prete un killer seriale un bravo marito un disadattato sociale un bohemien l'amante perfetto un poeta beat l'esempio a cui puntare un sogno un incubo un buon ascoltatore un compositore un calciatore la schiuma del mare del cibo per topi un veleno mortale la speranza nei suoi occhi una copertina di giornale una lacrima nella pioggia un androide uno stregone un bambino un simpatico vicino l'idea di futuro una ruota di scorta un po' più sportivo un eretico recidivo
il vento

Sarà la sabbia attorno

L'essenziale è invisibile agli occhi, dici tu. Quante volte ho sentito questa citazione. Eppure quello che temo è che l'altra gente sia congegnata in maniera del tutto differente dalla nostra e che si fermi ad un livello molto più superficiale. No, aspetta a ballare, parliamo. Io penso che non abbiano occhi che vedono o bocche che parlano. Ma bottoni e fili di cotone. Simulano e ne sono pure felici. E anche se glielo spieghiamo temo che saremmo sempre sovrastati dal suono della band o - anche arrivando ai loro orecchi - il massimo di ciò che potremo ottenere sarebbe una risata. Non credo comprendano. O vogliano farlo. E quello che vedo io troppo spesso non mi piace. Rotoliamo via come polvere. In 6/8, quasi un walzerino, un turbine di pulviscolo. Il walzer del deserto. Sarà l'estate, sarà la sabbia attorno. Sarò un miraggio del deserto.

Canzoncina del consumista felice e devoto


Il mio cuore si scalda perchè
so che c'è una frequenza nell'etere
su cui un'emittente trasmette per me,
proprio in questo preciso momento
la mia pubblicità preferita
sul mio viso un sorriso si allarga
e sono contento!

Fate, che fate?


Fate, che fate?
Nemmeno ve lo dovrei chiedere
perchè fate quel che fate.
So che deve essere così:
siete quel che siete,
fate quel che fate.
Nè altrimenti potreste.

E' solo questione di tempo

Ancora e sempre
è solo questione di tempo
di me che svanisco
e guardo nel niente
non mi stupisco più!

Anzi no, mi meraviglio
di sopportare ancora
ciò che dovrei combattere
come un re malvagio
che si guarda allo specchio
e vede riflesso sempre e solo
se stesso.

Una risposta poetica a consigli mai richiesti

Primo: fatti i cazzi tuoi!
Secondo: che ne sai tu?
Terzo: è troppo facile dare sempre la colpa agli altri!
Quarto: è una poesia!

Mentre io ancora mi trastullo con la forma c'è chi per fortuna punta alla sostanza

Mentre io ancora mi trastullo con la forma
c'è chi per fortuna punta alla sostanza

Una parola ancora
Posso sapere che state leggendo?
Parole, parole, parole
Di che è questione, signore?
Ascoltami
Parole parole, parole
Questione?
Ti prego
Parole, parole, parole
Fra chi?
Volevo dire l'argomento
Io ti giuro
Parole, parole, parole
parole, soltanto parole

A cosa servono tutte le parole che so
se poi scelgo sempre le più sbagliate?

Se non si può non si può


Se non si può non si può. Stop.
Sembro convinto quando lo dico.
Ma non è questo che penserò
quando mi troverò davanti alle tue labbra.

Photo Credit: Lucia Piergiovanni via Compfight cc
Tuu-tu non ci sei
Tuu-tu non rispondi
Tuu-tu non richiami
messaggio gratuito
l'utente cercato
non è al momento
raggiungibile

M + K = 1


Chi mi conosce mi dice che bisogna essere bravi interpreti
perché mi perdo nei miei silenzi
una cosa che ti rode dentro
e che vuoi capire
se la dici la espelli
come se fosse qualcosa di diverso da te
non parlo mai di me
a nessuno?
Io non lo so
non ci riesco proprio
basta non ti facciano male
é che io non ho cose che possano interessare

a volte mi sento davvero molto sola perché so che nessuno sarà mai in grado di capire quello che io provo quello che sento ogni giorno poi capita guardandomi allo specchio guardando i miei occhi di vedermi triste e mi viene da chiedermi se mai nessuno se ne sia realmente accorto poi penso che le cose importanti sono altre e che devo pensare al lavoro a campare

e niente
finisce cosi
e va bene cosi perché tanto
questa sono io
e sarà sempre cosi
esprimi un desiderio
ma i miei non si possono avverare
vedi cosa? non ho mai avuto il tempo di pensare
i miei desideri erano altri
io ho il divieto di pensarti
ho voglia di piangere
una volta ogni tanto puoi
visto?
Fai poesia con la tua vita

Photo Credit: erinreginaphotography via Compfight cc 

Il beneficio del dubbio


Una volta concedevo anch'io il beneficio del dubbio. Che poi è un gran nome per un gruppo: e ora con noi "Il beneficio del dubbio". Clap clap clap.
Da un po' invece no. Niente più benefici per nessuno. Le cose sono come appaiono. Che poi la realtà più reale è quella che costruiamo nella nostra mente diceva quella signora al tabacchino.
Ma forse ora confondo i piani.
Comunque sta di fatto che lo dice anche Giulio "A pensar male si fa peccato ma raramente si sbaglia".
Quindi ecco qua come stanno le cose: posso essere preoccupato di perdere una cosa a cui ancora non so nemmeno se ci tengo? E' solo un atteggiamento, credo. Mi faccio condizionare dalla società. Ed è doppiamente stupido chiederselo. Come consumare la memoria del cellulare per sms vecchi di sei mesi. Sarebbe più sensato impararli a memoria. Sono immobilizzato dall'inquietudine. Questa è una senzazione. "Sensazione senza azione". Non so se vuol dire qualcosa, ma mi piace come suona. Come il nome di un gruppo.
(Ah, se mi pagassero per inventare nomi per gruppi rock che non fonderò mai mi piace. Anche cercare i titoli per i libri che non scriverò mai.)
Dicevo della senzazione. E' come stare fermo per paura di sprofondare nelle sabbie mobili.

Io lo so che in certi casi è meglio non fare troppi movimenti.
Io lo so che in certi casi è meglio non fare troppi movimenti.

"Massimo volume" è un bel nome per un gruppo. Anche per una persona. Ma ancora confondo i piani. Come superare questa impasse figlia della mia inquietudine, curiosità e di un certo numero di dati oggettivi che mi sfuggono?
Io vedo un'unica soluzione. Concedere a me stesso il beneficio del dubbio. E così farò.

Photo Credit: photo_4life via Compfight cc

se vai ad un concerto rock per stare seduto è meglio che resti a casa, mi disse il mio vecchio


insomma sono lì che ballo. ballo come ballo io. tutto dinoccolato – mi dicono. quindi fregandomene di quello che accade all'intorno mi concentro – anzi non mi concentro su nulla. sento – e non ce niente di meglio – mi dico – che comprendere ad un concerto che bisogna ballare. è tutto lì il segreto. seguire il beat e ballare. poi li vedo che se ne stanno di fianco a me seduti. cosa siete venuti a fare. non siete abbastanza vecchi per stare seduti ad un concerto rock (nessuno lo è) alzatevi e ballate. accidenti a voi! io non riesco a stare fermo. sembro una medusa epilettica (il segreto è tutto nel movimento di bacino) senti. senti. ma questi non sbagliano nemmeno un cazzutissimo riff. non c'è verso che non ci si possa innamorare ad un concerto così. è rock. che cazzo. e voi siete. fermi. ?.

Quanto va il viola quest'anno?



colline viola palloncini viola pensieri viola profondo viola una mia amica viola viole viola di rabbia viola popolo viola nebbia viola carlà viola legge viola violento viola maglioni viola ametista viola casacche viola copriorecchie viola pioggia viola giubbotti viola camicie viola penziero viola guanti viola scarpe viola violoncello viola mutande viola fegato viola strade viola felpe viola calzini viola case viola fiori viola pantaloni viola un occhio viola

nEOn


Mi piacciono i neon che
si riflettono negli specchi
così vanesi
neon narcisi
neon ubriachi che
han fatto nottata e
singhiozzano ripensandosi
un tempo appena accesi
leggeri nobili
col numero dieci sulla schiena
(i fantasisti)
ora tremolanti
(ma - a ben vedere -
lampi di tuono)
neon che si credono vera luce

E' solo questione di tempo


Prima o poi doveva arrivare. Il meta-post, sul blog stesso.
L'idea mi vagava nella mente tempo addietro ma ora si è riaffacciata grazie al suggerimento involontario di una ragazza conosciuta per caso e per volontà.
(E' una buona scusa anche perchè mi dà modo di scrivere qualcosa mentre di tempo ne ho proprio poco.)
Quando per voi "è solo questione di tempo"?
O, cosa vi fa venire in mente il titolo di questo blog?

mi rendo conto di non essere produttivo, piuttosto riflessivo.
ma sarà un transito astrale, che vi devo dire.