97# Appuntamento

Non mi dispiace aspettarla in macchina mentre si prepara per un appuntamento; il fatto è che ormai non so più da quanto la sto aspettando! Pensavo ad una serata semplice, non troppo impegnativa, giusto per conoscerci... Ogni ora che passa scendo dalla macchina e le suono il campanello: le mancano sempre cinque minuti. Sto razionando da due giorni l'ultima caramellina all'anice rimasta. Lotterò fino all’ultimo, anche se sto diventando sempre più debole e so che la fine non può essere lontana. La batteria si è consumata, lo Snoopy appeso allo specchietto retrovisore mi fissa tristemente. Fossi uscito con lei, avrei avuto da raccontarvi una storia sull'amore, la bellezza ed il coraggio, che avrebbe commosso il cuore di ognuno di voi. Queste rozze note e il mio corpo sfibrato dall'attesa dovranno raccontare questa storia. P.s. Per l’amor di Dio, spendete bene gli spiccioli che lascio nel cruscotto!

96# Cedo

Cedo, causa inutilizzo, cuore praticamente nuovo, innamorato solo due volte (di cui sinceramente ricambiato una) e per due volte abbandonato; predisposto alla fantasticheria romantica e alle promesse d'amore eterno ma stufo d'aspettare; preferibilmente a ragazza che lo voglia tenere al sicuro con sé, nella sua borsetta.

95# Scegliere

Io e mio fratello gemello amiamo la stessa ragazza, ma lei non sa decidersi fra noi, il ché è un bel problema. Abbiamo pensato a diverse soluzioni, come fare un mese per uno o cose così, certo, abbiamo anche pensato se tagliarla in due pezzi, ma poi sarebbe difficile scegliere perché è davvero carina sotto tutti i punti di vista. Ah, sì, anche lei ha una gemella, ma è davvero antipatica.

94# Porno

La mia ragazza mi ha beccato a guardare un porno e mi ha mollato. Era un porno scadente secondo lei. Lì per lì ho inventato qualche scusa, ma non è servito a nulla: «Ecco perché ultimamente eri così scontato» ha aggiunto. Mi ha lasciato una lista di dieci siti per ampliare un po' le mie conoscenze.

93# Messaggio

«Sì, sì, grazie...» Rispondeva sempre sì quando le chiedeva se le servisse un sacchetto per la spesa. Quanto avrebbe voluto rispondere di sì ad un invito a cena! Andava in quel supermercato solo per vederlo – la divisa azzurra che gli metteva in risalto gli occhi – e comprava ogni giorno le stesse cose:
- Thè
- Insalata
- Acqua
- Marmellata
- Olive
Il messaggio le sembrava chiaro.

92# Porte

Avrebbe sopportato di tutto ma non quell'incertezza. Sarebbero andati bene sei brutto, non sei interessante, sei vecchio, sei noioso, mi fai schifo! Tutto, al posto di quell'incertezza e di quell'attesa. Gli piacevano le porte chiuse e le porte aperte; a quelle accostate non capiva se era meglio bussare o aspettare sulla soglia, in silenzio.

91# Volte

Delle volte non gli piace per niente essere così: vivere l'amore come una malattia e sentirsi moribondo, passare la serata a ricordare un ricciolo dei suoi capelli, voler fare di tutto e non riuscire a farlo e ancora parlarle e rimanere imbambolato dai movimenti perfetti della sua bocca. Delle volte. Le altre volte era solo innamorato.

90# Videogiochi

La mia ragazza è una maniaca dei videogiochi. Mi ripete sempre «La nostra relazione è veramente +1 Level Up!» con un gran sorriso. Ora però sono tre giorni che è chiusa in casa, impegnata in non so quale sparatutto. Ho provato a stuzzicarla dicendole che nel nostro rapporto c'è un livello segreto che lei non ha ancora scoperto, ma non ha funzionato.

89# Rischio

Esco solo con ragazze molto stupide. Ma molto stupide davvero. Non vorrei correre il rischio che qualcuna si accorgesse di quanto sono stupido io.

88# Buona

Sin dal primo istante, l'ho desiderata per la sua dolcezza. Ma non immaginavo che si sarebbe sposata così bene con quella salsina all'avocado. Il mio amore è davvero buona.

87# Trapianto

«Giuro che non mi ricordo di averle detto “Il mio cuore è tuo!” il 25 agosto 2003 – ho risposto fra le lacrime al suo avvocato – potrebbe essere, ma davvero... non ricordo...» ma quello se n'è venuto fuori con una registrazione della mia voce e dice che secondo la convenzione di Ginevra le promesse d'amore vanno mantenute... vabbè, è stata previdente... Domani siamo in lista per il trapianto.

86# Catarifrangente

Ho incrociato il suo sguardo e il mio cuore è impazzito, in mezzo alla bolgia in attesa del concerto. Eravamo tutti vestiti di nero, ma io avevo un catarifrangente rosso al posto del viso! Per qualche attimo o forse secondo o forse per l'eternità eravamo una coppia e lui era l'unico a vedere i miei tatuaggi perché era l'unico e il solo che mi avrebbe avuta da quel momento e per tutta la vita. Ed abitavamo nella mia testa, naturalmente. Poi è iniziata la musica e il pogo e sono rimasta innamorata di uno che non sa della mia esistenza.

85# Accordo

Siamo sempre andati d'amore e d'accordo, fra noi non c'è mai stato un litigio, una discussione, un'incomprensione, mai. Ieri, ad esempio, mi ha detto: «Ti lascio.» E io sono stato subito d'accordo, subito, sin dal primo momento! Il nostro rapporto è fantastico!

84# Streghe

Alla fine si rivelavano altezzose, antipatiche e molto capricciose: «Se le principesse sono diventate così cattive, forse le streghe hanno iniziato ad essere buone...» concluse il Principe Azzurro.

83# Superpoteri

«È così bella – pensava – così intelligente... una specie di Wonder Woman. Probabilmente possiede anche dei superpoteri... Sicuramente i superpoteri li scatena in me: quando siamo vicini mi sento l'uomo invisibile.»

Novembre: nuove presentazioni di "Mistero contadino"


Novembre: cadono le foglie e anche le presentazioni di “Mistero contadino” (Forum, 2013), ecco qui il calendario completo.

Giovedì 14 novembre 2013 – ore 20.45
Biblioteca civica “Don Gilberto Pressacco”, via XXIX Ottobre, Codroipo (Ud)
Pasolini e Pressacco
Un dialogo oltre il tempo, un percorso per costruire la memoria del futuro
Interventi di Franco Marchetta e Giacomo Trevisan
organizzato da SOMSI “Daniele Moro” di Codroipo, XI edizione di “C’era una volta – Tracce di percorso per una memoria codroipese”

Giovedì 21 novembre 2013 – ore 18.00
Galleria “Accademia città di Udine”, via A.L. Moro, 58, Udine
La ricerca del sacro
Interventi di Angelo Vianello e Giacomo Trevisan

Venerdì 22 novembre 2013 – ore 18.00
Libreria Lovat di Trieste, viale XX Settembre, 20, Trieste
Pier Paolo e Gilberto
Interventi di Lilla Cepak (regista e autrice radiofonica) e Giacomo Trevisan


Mistero contadino ripercorre le ricerche storiche, musicali e teologiche di Gilberto Pressacco rintracciando al loro interno una fitta rete di elementi legati all'opera e al pensiero di Pier Paolo Pasolini. Al centro è il “mistero contadino”, rievocato da Pasolini nei versi della Religione del mio tempo; un rinvio al mistero archetipico, “rustico” ed evangelico del seme che, solo morendo, genera frutto.

Giacomo Trevisan si è laureato al DAMS dell'Università di Bologna in “Discipline dello spettacolo dal vivo”, vincitore nel 2006 del Premio Tesi di Laurea Pasolini, è scrittore e saggista, regista e attore.


L'ingresso a tutte le serate è libero e gratuito.

82# Spiaggia

A quell'ora era solo sulla spiaggia. Una folata di vento scompigliò i suoi pensieri proprio quando aveva appena finito di riordinarli. Qualcuno se lo portò pure via. La sua mente rimase deserta, proprio come la spiaggia. Vi lasciava passeggiare solo il ricordo di lei.

81# Guarire

«Ciao a tutti. Anch'io come voi ho un problema di innamoramento facile, ecco, diciamo... sono dipendente. La mia vita è un inferno. Mi innamoro di continuo, non posso farne a meno. Alle 11 di mattina mi sono già innamorato almeno 7 volte... È dura. Il dottore dice che questi incontri di gruppo dovrebbero farmi bene. Sono pulito da quattro giorni ma la tentazione è ancora forte. In realtà non so se voglio guarire.»

80# Treno

Quando vide il treno staccarsi dalla banchina, realizzò finalmente il significato di ciò che si erano detti poco prima che lui salisse: un significato definitivo. La voce degli annunci automatici recitava: «Avvisiamo la gentile clientela che il treno in partenza dal binario nove non lo riporterà più indietro. Resterai sola per sempre. Ci scusiamo per il disagio.»

79# Spazio

Così prendemmo una decisione e andammo a vivere in campagna. Facevamo una vita semplice e senza pretese in una casa enorme. Non avevamo nemmeno abbastanza mobili per arredarla tutta e ci avanzava così tanto spazio che decidemmo di riempirlo d'amore.

78# Norvegese

Quando furono vicini durante la festa, trovò chissà dove il coraggio di rivolgergli la parola. I capelli gli incorniciavano il viso chiaro e fresco, da pastore del XVII secolo: «Sono un poeta...» diceva arrossendo. «I miei genitori non erano di qui... Mio padre è norvegese. Posso recitarti una mia poesia...» propose, mentre i suoi occhi davano luce alle stelle. La poesia iniziò e finì, atroce. «Scusa» disse, allora, lei «mi fanno segno di...» la chiamavano, difatti, e si allontanò.

77# Stupire

Il fatto che io svenga per l'emozione ogni volta che siamo vicini potrebbe essere un grande ostacolo per la nostra relazione; per fortuna lei è una ragazza a cui piace stupire. È deliziata dall'effetto che la frase «e questo ragazzo privo di sensi è il mio fidanzato» produce sull'ascoltatore.

76# Pensò

Pensò all'oceano, al fuoco nel caminetto, al suo primo peluche, a una crostata di albicocche, al dormiveglia, alla prima neve e al primo sole, a tutta la musica dei Verdena, al cielo pieno di stelle che aveva visto una volta in montagna, alla cioccolata calda, a un'altra infinità di sensazione a cui non sapeva dare un nome ed era solo il primo bacio.

75# Schermo

Doveva essere diventato trasparente come il vetro dello schermo, ma non ricordava né quando né come; o forse era un davvero troppo timido, come dicevano i suoi amici. Ma se aveva passato l'intera serata a cliccare “mi piace” a tutte le sue foto! Timido dove? Fatto sta che lei lo ignorava completamente e la chat rimaneva muta.

73# Crocerossina

La mia ragazza ha lo spirito della crocerossina. I suoi ex sono tutti alcolizzati cronici pieni di problemi, eroi maledetti e trasgressivi che lei ha accudito amorevolmente mentre la ignoravano facendola soffrire come un cane. Io sull'autobus cedo il posto alle vecchiette. Temo il giorno in cui mi dirà con le sue labbra di pesca e lo sguardo da cerbiatta: «Non sei abbastanza stronzo per stare con me!»

72# Lontana

La mia ragazza non riesce a starmi lontana. Così ogni mattina, quando esco di casa per andare a lavorare, la trovo già fuori dalla porta ad aspettarmi. In ufficio si mette in un angolo ad ammirarmi, fra il ficus e il distributore dell'acqua. I clienti ormai non ci fanno nemmeno più caso.

71# Regole

Ora che erano vicini, nel momento supremo, lei pensò che se si fossero conosciuti in un'altra situazione avrebbe anche potuto nascere qualcosa fra di loro, superando ogni differenza e la naturale rivalità. Infrangendo le regole del gioco, avrebbero potuto essere, l'uno per l'altra, l'unico re e l'unica regina. «Ma non si possono cambiare le regole» pensò triste la regina bianca dichiarando scacco matto.