#freddamattina [racconto breve]


Ieri, martedì, è stata una #freddamattina.
Un racconto semplice, quasi naif (spero che nessuno si aspettasse rivelazione bibliche), perché quello che più mi interessava era sperimentare un ben determinato tipo di interazione: un racconto che viene narrato nello stesso momento in cui le cose accadono.
Ora, certo, il racconto si può ancora leggere (qui sotto, ad esempio); però credo sia innegabile quanto appaia bidimensionale, mentre lo scorrere dei tweet fra le 7:13 e le 7:32 di ieri mattina portava con sé inevitabilmente qualcosa di più, come se fosse il protagonista stesso a parlarci; io - come narratore - quasi scomparivo. Un'esperienza particolare.
Per darne una minima idea e far leggere il racconto anche a chi non l'ha seguito dal vivo, ecco l'elenco dei tweet (va letto al contrario, nel senso che quello che vedete più in alto è in realtà l'ultimo).

           
          
 Infine, per tutti, ecco il racconto da cima a fondo.

#freddamattina

La mattina è fredda e la macchina non ne vuole sapere di partire. Ma tu insisti a girare la chiave. Dal cofano solo rantoli asmatici. Fa freddo-freddo. O è l'avviamento o sono i mali di stagione.
"Però, cavolo, ho fatto il tagliando da pochi giorni. È possibile? Le 7:16, perfetto, arriverò in ritardo all'appuntamento." Devi scrivere un messaggio per avvisare. Da giorni, per qualsiasi motivo guardi lo smartphone, è sempre con la speranza di trovarci un suo messaggio. E anche adesso. Scorri la lista delle conversazioni: quella con lei è vecchia di tre giorni. A cosa ti sei ridotto?
La mattina è fredda. Apri la conversazione, poi la sua foto profilo. La guardi per un po'. Lei non è in linea. È solo uno sciocco gesto magico. A cos'è servito? A niente. La magia non esiste. Se la magia esistesse la tua macchina sarebbe partita al primo tentativo.
"La macchina non vuole partire, scusate arriverò in ritardo." Invio.
La mattina è fredda. Scendi dall'auto per lasciarle respiro. Il tuo si condensa in nuvolette appena varca le labbra. La mattina è fredda. Sarà già sveglia anche lei? Tanto freddo fuori, tanto freddo dentro. Lo sentirà anche lei? I finestrini sono ghiacciati; appoggi al vetro la punta di un dito. Il calore scioglie il ghiaccio. Appena appena. Forse è così anche fra noi: c'è solo bisogno di respiro. Di lasciar sciogliere il ghiaccio.
La mattina è fredda. Il sole ha appena iniziato a spuntare. Il ghiaccio si scioglierà, pian piano. Senza pressioni, solo col calore. Anche se gli alberi spogli tremano. Pazienza, attesa, condivisione.
"Credo di aver aspettato abbastanza." Risali in macchina. Se non parte devi pensare in fretta ad un'altra soluzione. Non può essere magia; solo un po' di raffreddore. O l'auto che fa i capricci per dormire ancora cinque minuti. Un ultimo tentativo. Giri la chiave. Si accende. Controlli l'ora: le 7:31. Da lei ancora nessun messaggio.
Doveva essere solo un po' di freddo. A volte basta aspettare e che arrivi il sole.

Photo Credit: polipao via Compfight cc 

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