Manifesto I

Siamo arrabbiati, siamo indignati, ci lamentiamo
di tutto quello che non va (al solito, non va mai bene niente).
C'è chi vuole fare la Rivoluzione,
ma non sa neanche da dove cominciare
per mettere la firma sul modulo di adesione.
E poi, quando all'improvviso
si materializza fra le mani la tua Possibilità... non sai che fare!

Resistete alla tentazione di diventare borghesi (= consumatori ciechi)
prima ancora di aver provato l'emozione di essere umani.
E' sbagliato affollare i centri commerciali la domenica!

Non credete a quelli che vi dicono
che tanto non cambia nulla o che
è più facile associarsi all'idea degli altri.
Dite le vostre idee
e non vi spaventate quando per attuarle
vi verranno a presentare il conto.
Vi chiederanno dei sacrifici
questo dovete saperlo.

Per trent'anni ci hanno rimbambito, cioè ci hanno trattati come bambini.
Ci hanno fatto diventare incapaci
di pensare a noi stessi e
ci hanno tolto anche il solo vago sospetto di saperlo fare.
Tutto va bene così com'è,
è sempre andato e sempre andrà,
perché tutti fanno così.

Ad esprimere se stessi si ha paura.
A parlare di altro da sé non ci hanno lasciati preparare.

Ma io ho visto degli occhi lucenti, curiosi.
E so che da quest'epoca soffice
di rumori attutiti ci si può svegliare.
Rimbocchiamoci le maniche, studiamo.

Nessun commento: