Non lo capisco

Non lo capisco. Mi sforzo in tutti i modi ma non riesco a capirlo:
a) Perché esistono i giornali sportivi?
b) Perché la gente li compra?
Potrei accettarlo se lo sport conservasse ancora quella sottile patina di mito che aveva un tempo, se conservasse l'idea dell'uomo che cerca di superare se stesso, di oltrepassare i suoi limiti eccetera eccetera*. Sarebbe tutto molto bello.
Ma oggi che senso ha comprare un giornale che parla (a lungo, troppo a lungo!) di drogati di professione? Perché farsi deliberatamente prendere per il naso leggendo di campagne acquisti, partite o ingaggi che a te non ti cambiano di certo la vita? Perchéééé?
Ammetto. Anch'io sono stato un piccolo tifoso. Ma dopo uno cresce e cerca favole diverse.
Magari sulla terra c'è una Vita Vera di cui sarebbe bene interessarsi, esiste una Realtà che non è il numero degli zeri del conto in banca di uno che non ti telefonerà mai per consolarti il giorno che ti va storta una cosa. Quindi perché preoccuparsi di lui?

* Certo, ad essere completamente obiettivi, per quanto riguarda la competizione sportiva in sé, bisogna riconoscere che, dal momento che tutti si drogano, la situazione è riequilibrata; magari su un altro piano, però riequilibrata.
Sarebbe più corretta una gara a chi si droga meglio. Almeno regolamentiamola dico io!


Infine un appello a tutti quelli che oggi hanno comprato o letto “La Gazzetta dello Sport”: SMETTI ORA, SUBITO, QUEL VIRUS ROSA TI AVVELENA IL CERVELLO!
RISPARMIA QUELL'EURO GIORNALIERO E A FINE SETTIMANA COMPRATI UN LIBRO!
NON ASPETTARE DOMANI, POTREBBE ESSERE TARDI!!!

1 commento:

scalzasempre ha detto...

meglio i giochi che lo sport! potrebbe essere uno slogan con un suo perchè. Chissà!