L'8 settembre 1943 di mio nonno, è arrivato l'11

Questo è un oggetto che parla; e non racconta solo il momento dell'8 settembre, ma tanta Storia che diventa storia, che diventa storie.
La copertina è nera, di quelle molto semplici. Infatti si vede bene che è uno di quei quaderni poco costosi; solo L.2 ha indicato a matita sul frontespizio della prima pagina la tabaccaia Elvira Toso, che ne ha venduti tanti uguali a Codroipo.
Al centro mio nonno ha scritto il suo nome.
Poi un gruppo di pagine è stato strappato. Chissà a cosa sono servite.

La prima pagina superstite, però, è allegra e canta una canzone: Io t'ho incontrata a Napoli.
Ho fatto una ricerca su internet, e ho scoperto che è la versione italiana di Somewhere in via Roma, composta dal musicista americano Hoagy Carmichael nel 1945.
Carmichael era a Napoli al seguito delle truppe americane come organizzatore di spettacoli per i militari, e deve aver conosciuto in città (in via Roma per la precisione, come dice nella canzone) una certa Angelina, un'aspirante attrice. Si devono essere innamorati ma poi lui è dovuto ripartire per la guerra, perché nella canzone lui dice a lei che “ci sposeremo a Napoli / quando il mondo pace avrà”. Doveva essere una canzone molto famosa all'epoca e a mio nonno dev'essere piaciuta tanto, perché ne ha ricopiato per benino il testo.

Questo quaderno è pieno di vita e di sentimenti. Almeno a me dà questa impressione.
Sulle due paginette seguenti c'è un discorsetto sull'amore. Frasi di quel tempo:
L'amore è il più bel richiamo del mondo. Ma qualche volta l'eco risponde con un inganno. Eppure ogni cuore canta e ogni anima ascolta. Ed è un viaggio attraverso la terra incantata.
Amore&Guerra. Pagine di appunti sulle lezioni teoriche della scuola militare e subito dopo quattro pagine di citazioni di autori classici e antichi sull'amore.

Un dramma teatrale: La Bandiera sotto l'altare, in tre atti di Renzo Baccino ambientato durante la prima guerra. Si tratta di un copione di servizio, mio nonno faceva la parte di Italo e quindi si è ricopiato solamente le sue battute.

C'è anche l'8 settembre in questo quaderno. L'8 settembre 1943 di mio nonno, è arrivato l'11.
È quel giorno che al suo battaglione hanno comunicato che l'esercito era sciolto e loro liberi di tornare alle proprie case.
Partì da Roma il giorno stesso e arrivò a casa, a Codroipo, alle ore 3.30 del 14 settembre 1943.
Se era tornato a casa, come mai a questa notizia seguono altri appunti del servizio militare?
E mancano molte pagine.

Chissà quando ha riempito le ultime cinque? Con la sua bella scrittura ordinata ha copiato tutta una serie di consigli d'amore. Parole e frasi di quel tempo, molto retoriche, molto piene di italica virilità.
Però l'ultima frase, senza punto fermo in fondo, la trovo perfetta:
Dimmi una parola che mi faccia desiderare ardentemente di ritornare a te

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