Guardia alta



Tenere sempre la guardia alta.
Non riesco a dormire stanotte. Perchè a tutti i miei pensieri se ne aggiungono altri.
Leggo i giornali. Guardo la televisione. Parlo con la gente.
Cosa sta succedendo al mio Paese?
Il sole continua a sorgere ogni giorno. Le stelle continuano a brillare tutte le notti.
Ma il mio Paese cambia. La gente cambia.
Pensavo ci fossimo lasciati indietro tutto questo. Ma torniamo ad essere quelli di prima.
Io non la voglio tutta questa violenza fisica e verbale, io non sopporto discriminazioni.
Io pensavo avessimo imparato la lezione.
Il mio Paese torna indietro. Il mio Paese compie gli stessi errori.
Dico parole già dette, ma non mi stancherò di ripeterle finchè le sentirò necessarie.

Io sento questi fatti come qualcosa che mi tocca personalmente.
Perchè questo non è il mio Paese. Perchè non si può stare zitti e far finta di niente. Sin da subito. Prima di doverci chiedere “dove eravamo mentre succedeva questo?”
Non mi domando cosa gli altri possono fare per me. Ma cosa io posso fare per gli altri.
Fare comunità. Ogni problema non sarà più “un problema degli altri”. Ma un mio problema.
Non girerò più la testa dall'altra parte. Ogni dovere sarà un mio dovere.

3 commenti:

Martina d'A. ha detto...

ma sai che quello che hai detto tu ora l'ho pensato moltissime volte? e non è con un cineforum di sensibilizzazione che si ottiene questo...
non riesco ad avere idee brillanti in merito, non so non so.
vorrei avere il coraggio che Saviano ha in unghia del mignolo e farei molto...

nel frattempo sappi che l'Opera è compiuta, sta solo aspettando di essere spedita.

notte.
m.

Santrevi ha detto...

anche senza fare cose sconvolgenti, secondo me, si può già fare molto col proprio modo di porsi riguardo a questi problemi. il mondo poi le percepisce certe cose.

Anonimo ha detto...

i think the archive you wirte is very good, but i think it will be better if you can say more..hehe,love your blog,,,