Ocean Without a Shore


Mi risveglio dal letargo di una parentesi depressiva...
Ultimamente ho visto in giro parecchie cose brutte (ma che dico, orrende!) di cui non farò menzione per non deprimere chi potrebbe leggere questo post.
Ieri (spero) si è bloccata la tendenza.

Ocean Without a Shore è un'opera magnifica! (E non sono esagerato, chiunque possa la visiti e mi dica) Così magnifica che è difficile parlarne (Quindi diffidate delle ennesime farneticazioni che seguiranno:)
Non si tratta di un'opera di cui si può dir tutto perché non dice niente.
Ocean Without a Shore dice realmente tutto!
L'idea che anima l'installazione di Bill Viola (approfondite, approfondite che ne vale la pena!) è quella della presenza dei morti nella nostra vita, ma non pensate a qualcosa di patetico.
C'è da commuoversi.
Fantasmi, un muro d'acqua come limite fra i due mondi, persone e vissuti diversi resi vivi da una ripresa lucida e semplice nel rallentato che anima il gioco di sguardi fra i personaggi che mano a mano di presentano al pubblico ed il pubblico stesso. In più la cornice della chiesetta di San Gallo crea l'atmosfera di raccoglimento di un'incontro con l'aldilà o con i nuovi santi che queste presenze sembrano rappresentare, santi quotidiani e vicini a chi è ancora su questa terra.
A tutto questo si aggiunge quello che ognuno porta con ed è questa la grande forza dell'opera, portare lo spettatore ad interrogarsi sulla sua posizione, suscitare i suoi ricordi e per questo porlo nella condizione di potersi (ri)pensare.


Ocean Without a Shore
Bill Viola
Venezia, Campo San Gallo (San Marco) 1103 (30124)orario: 10-18, chiuso lunedì

1 commento:

Anonimo ha detto...

Keep up the good work.