Suoni naturali


Agli albori della musica elettronica alcuni studi di registrazione tedeschi dichiararono di essere riusciti a ricreare perfettamente tutti i suoni emessi dagli strumenti naturali, per di più migliorandoli. I musicisti tentarono le prime composizioni e le prime esecuzioni sfruttandoli.
Si accorsero presto che quei suoni creati in laboratorio erano tutti caratterizzati da una sorta di uniforme sterilità. Analizzarono, allora, i suoni prodotti da clarinetti, flauti, violini in carne e ossa e notarono che ogni nota conteneva una dose molto elevata di puro rumore: lo sfregamento dell'archetto o un misto di respirazione e rumore dell'aria nel legno.
Per un purista quello era soltanto un suono sporco, ma i compositori si sentirono di dover creare uno sporco sintetico per rendere più vitali le loro composizioni.

5 commenti:

scalzasempre ha detto...

non sempre l'artificiale compensa il reale. Forse un giorno ci arriveremo? dei gusti sintetici io sono un po' stufa...buona domenica

davide scaini ha detto...

Non ho tanto capito quale sia il nucleo del discorso...
in ogni caso gli strumenti "elettronici" hanno contenuto da subito dei generatori di rumori (bianco o rosa per esempio quello selezionabile sul moog - uno dei primi e fantastici strumenti elettronici)... poi non ho capito la storia del suono puro; in realtà non so se avete presente come funziona uno strumento di questo tipo, ma rifacciamoci a quelli antichi: ci sono degli oscillatori (più d'uno - il moog originale ne ha 3) che oscillano ad una certa frequenza con un certo profilo d'onda... il suonatore sceglie di quanto sfasare in frequenza questi oscillatori per ottenere le armoiche successive (che caratterizzano tra l'altro l'impronta sonora), e sceglie il tipo di forma d'onda. Quindi in realtà più oscillatori ci sono e più è possibile imitare correttamente un suono vero riproducendone le armoniche con la corretta intensità...
Il campionamento inizia anni dopo (anche se con il Mellotrone si ha qualcosa di simile).
Con gli anni '80 e l'elettronica a basso costo i sintetizzatori sono diventati meno ingombranti, più leggeri e... digitali, perdendo il bel suono degli anni '60. Ora le cose sono ancora diverse e si può ottene suoni molto simili a quelli "veri" (che ormai sono diventati quello del moog, oberheim, rhodes, mellotrone, ...) per fortuna i suoi degli anni '80 se ne stanno andando...

Santrevi ha detto...

uff... non c'è verso di essere un minimo poetici quando hai un tecnico fra i piedi! :-P

davide scaini ha detto...

non c'è arte senza tecnica
non c'è tecnica senz'arte

Santrevi ha detto...

Hai ragione!
....Che fastidio!