I ragazzi di oggi


Oggi il Corriere della Sera pubblica nella pagina delle Lettere questa:

La mia generazione è cresciuta con le storie della cicala e della formica e quella dei tre porcellini. La morale era: se sei serio e lavori le cose andranno bene. Adesso i ragazzi crescono con le storie di Fabrizio Corona e vallette varie e la morale è: se sei furbo non serve lavorare. Aspetto con curiosità di vedere cosa succederà quando i ragazzi della generazione del "Grande Fratello" prenderanno i posti di comando nella Società!
Roberto di Felice

Gli ho risposto così:
Gentile signor di Felice,

sono Giacomo, ho 24 anni, una Laurea Triennale in Italianistica, al momento sono iscritto al primo anno della Laurea Specialistica in Discipline Teatrali presso il DAMS dell'Università di Bologna che frequento con profitto; contemporaneamente lavoro in campo teatrale fra Padova e Venezia (il teatro è la mia grande passione); da sempre sono impegnato nel sociale, nella vita della mia comunità (sono di origini friulane) e del mio Paese; cerco di interessarmi a tutto: dall'Attualità alla Cultura, dall'Arte alla Politica. Vivo.

Oggi mi è capitato di leggere sul Corriere la Sua lettera. E mi ha fatto riflettere.

No, signor di Felice, non Le permetto di parlare così!
La sua visione della realtà mi appare piuttosto miope.
Lei dice di aspettare con curiosità di vedere cosa accadrà quando la mia generazione prenderà i posti di comando della Società?
(Per inciso: Le auguro una lunghissima vita, ma visto l'attaccamento dei suoi coetanei alle poltrone ci sarà da attendere. Per farle un esempio nelle ultime elezioni Politiche Le ricordo che si sono scontrati due ultrasessantenni! Da noi la carriera politica inizia all'età in cui in altri stati finisce.)
Perchè invece non guarda attorno a sè cosa accade ora, quando al potere è la sua generazione?
A generare il meccanismo che premia Corona e le Veline siamo stati noi o le cause si sono messe in moto decenni fa?

Si ricordi che ogni generazione è figlia di quella che l'ha preceduta; quindi se Lei vede tanta decadenza nella mia, ne cerchi le cause all'interno della Sua.
Nonostante le favole che vi hanno raccontato cosa avete generato?
Non si meravigli se ora sembra che tutto vada alla rovescia.
Un po' è anche colpa Sua.

Noi siamo i figli del '68. E' abbattutto il Passato in nome della Libertà, senza pensare che c'era anche da insegnare che cosa farci con questa Libertà. Ma questo è un discorso lungo, anche se mi piacerebbe farlo.

Quello che mi interessa dirLe ora è che se continuate a dirci "Cattivi ed ignoranti!" noi proprio a questi stereotipi ci adatteremo.
Quello che vorremmo è invece la vostra fiducia.
Operare coscienti di poter cambiare qualcosa, perchè le qualità per farlo ce le abbiamo, glielo assicuro.


Commenti?

3 commenti:

Alemhnan ha detto...

bellissima lettera, veramente

ma ti ha risposto poi?

Santrevi ha detto...

Sì, così:

"Ha ragione, non tutti gli adulti e giovani sono uguali.
E' il mondo che è sempre lo stesso.
Saluti"

Breve e coinciso.

Anonimo ha detto...

naturalmente gli uomini del grande fratello sono già al comando da un pò e si vedono i risultati. Quasi impossibile liberarsi della loro sporcizia, lasciata in eridità ai più giovani dicendo loro: "prendi questa cacca e vediamo se saprai trasformarla in ricchezza per tutti...ma siccome tu sei figlio mio, io so che non avrai interessi a liberartene, quindi non sai fare nulla". Nessun passato glorioso giustifica quello che lasciamo ai nostri figli, nipoti...eravamo qui solo per godere del privilegio di un passaggio su questa terra e abbiamo solo distrutto...cosa vogliamo ora? che i figli e i nipoti sistemino le cose magari in nome del nostro 68. Sig. Roberto si rimbocchi le maniche e cerchiamo di rimediare, magari chiedendo scusa a chi ci seguirà. Paola