68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - La Biennale di Venezia 2011 - Domenica 4 Settembre



Contagion di Steven Soderbergh
Classico filmone catastrofico made in USA. Dopo SARS e H1N1 arriva un'altra epidemia definitiva, solo che questa volta non pare la solita bufala delle case farmaceutiche: 8 milioni di morti. Boh, che dire? "Sanza 'nfamia e sanza lodo". Se vi va di passare una serata tranquilla, a parte l'ansia igienista che vi rimane dopo... Voto: 7

Don't Expect Too Much di Susan Ray
Documentario su Nicholas Ray, autore e regista di film come "Gioventù bruciata", mica palle! In particolare il film si sofferma su un progetto avviato da Ray e durato quasi due anni con gli studenti del corso di cinema dell'Università di Newark e che ha portato molti di loro a fare del cinema la loro professione, oltre che a produrre in circa un anno di riprese, senza esperienze e senza mezzi (ma sotto la direzione del grande vecchio maestro) un film allucinato e allucinante, sorta di collage emotivo della generazione dei giovani americani anni '70. Perle di saggezza e pura storia del cinema. Voto: 7

Poulet aux prunes di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud
Sarò sentimentale, sarò un sognatore, boh, ma che ne so io? Fatto sta che questo film mi è piaciuto da pazzi e gli darò un voto imbarazzantemente alto! Andate a vederlo appena esce, perchè questo è quello che il cinema dovrebbe fare sempre, schiudere le porte del sogno, raccontare la vita per quello che dovrà un giorno diventare: poesia pura, anche se infangata da tutti i sentimenti umani, che a volte sono alti, a volte sono bassi. Andate a vederlo! Voto: 9.5

Alice di Roberto De Paolis
Coppietta felice aspetta un bimbo, lei lo perde, manca un pezzo di film (mio parere), si sono lasciati. Ecco come raccontare una storia senza farcela vedere!! Deludente. Voto: 5

L'arrivo di Wang dei Manetti Bros.
Va bene che si tratta di un film a costo bassissimo, va bene che "è un omaggio" ai film di serie B, va bene che tutto va bene. Ma questo film è ridicolo. E non in senso buono. Gravi falle di sceneggiatura, incoerenza formale e logica non si possono sempre nascondere dietro all'etichetta "film di genere". Questo naturalmente è solo il mio parere. Voto: 5

The Invader di Nicolas Provost
Non fosse per il finale, che lascia delusi e col classico punto interrogativo in faccia, non sarebbe affatto un brutto film, alludendo simbolicamente alla realtà dei rapporti fra invasi e invasori. Un immigrato si innamora di una bellissima francese. E poi? Vedetevelo! Voto: 6.5

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