L'uomo che ti assomiglia, di René Philombé



Ho bussato alla tua porta,
ho bussato al tuo cuore
per avere un letto,
per avere del fuoco.
Perché mi respingi?
Aprimi, fratello!

Perché mi domandi
se sono dell'Africa,
se sono dell'America,
se sono dell'Asia,
se sono dell'Europa?
Aprimi, fratello!

Perché mi domandi
la lunghezza del mio naso,
lo spessore della mia bocca,
il colore della mia pelle
e il nome dei miei dei?
Aprimi, fratello!

Io non sono un Nero,
io non sono un Rosso,
io non sono un Giallo,
io non sono un Bianco,
non sono che un uomo.
Aprimi, fratello!

Aprimi la tua porta,
aprimi il tuo cuore
perché sono un uomo,
l'uomo di tutti i tempi,
l'uomo di tutti i cieli,
l'uomo che ti somiglia!


Una poesia del camerunense René Philombé, in Petites gouttes de chant pour créer l'homme (poèmes) (Piccole gocce di canto per creare l'uomo), Éditions Semences africaines, Yaoundé, 1977.

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