In un universo in espansione


Oggi, saranno state le due e un quarto,
le due e mezza al massimo,
mentre passeggiavo in un universo
in espansione, guardavo lo spazio
curvarsi attorno a me,
gli atomi godersi i raggi del sole,
come chiedendo abbracci
e ce n'era uno che diceva
perché è difficile
ricordare che anche gli altri cercano
amore come me?
Perché non c'è realtà
se non siamo almeno in due?
Perché mi rimane sempre quel dubbio
che tutto può sparire
se mi distraggo per un momento?

Naturalmente me lo sono immaginato,
era colpa del caldo e del fatto
che anch'io, come l'universo,
continuavo ad espandermi
proprio come faccio anche adesso,
visto che sono infinito
sempre col desiderio di sentire
un po' di vera fame consumarmi
e spingermi a curvarmi come fa lui
per abbracciare tutte le creature,
fino all'ultimo con la voglia
di confrontarsi e capire di più,
fino all'ultimo con il dubbio.


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