257# Barattolo

Eppure ricordava di averlo messo lì, fra i vecchi quaderni di scuola e i mobili antichi ereditati dalla zia.. In un grosso barattolo di vetro aveva riposto tutto il suo amore, dall'età di 25 anni in poi. Ci aveva ripensato qualche settimana prima quando era arrivata una nuova vicina di casa, anche lei vedova; carina, una a posto. La prima volta si erano scambiati un saluto formale, ma presto avevano chiacchierato a lungo sul pianerottolo che li divideva, per ore e ore in piedi, ignorando la minaccia delle vene varicose. Lei gli aveva raccontato dei suoi nipoti, lui del suo vecchio lavoro e della sua passione per il ciclismo e lei del suo amore per la cucina. Certi profumini ad ore pasti lo avevano incantato... Le riuscivano molto bene le confetture. Il barattolo! Era lì, impolverato fra le ragnatele, pieno fin quasi ad esplodere. L'avrebbe dovuto svuotare prima di portarlo a lei. Gli aveva promesso la confettura di pesche, la sua preferita.

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