68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - La Biennale di Venezia 2011 - Martedì 30 Agosto


Inizia finalmente la Mostra del Cinema di Venezia, ed io, per il terzo anno ho il mio bravo e sudatissimo accredito Industry. Ecco quindi, fra stand e uffici ancora in allestimento e un generale clima di allegra ma ufficialissima disorganizzazione, il mio parere sui film che riuscirò a vedere!

Ruggine di Daniele Gaglianone
Cominciamo già dal primissimo giorno con una attesa per il cinema italiano: Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Valeria Solarino; solo i loro nomi valgono le riposte speranze. Il film si lascia vedere ma è punteggiato da tutte le caratteristiche del classico film "italiano": grandi pretese per nozze coi fichi secchi. Ho trovato la regia piuttosto opaca, per nulla originale rispetto ai canoni del noir psicologico; ad essa si accompagna un montaggio un po' troppo spesso confusionario. Voto: 6,5

Love and Bruises di Lou Ye
Seguire questo film fino in fondo è stata una vera impresa: un polpettone sentimentale franco-cinese, che assomma in sé i peggiori clichè della cinematografia dei due Paesi. In più contiene alcuni stereotipi sulle relazioni uomo donna piuttosto agghiaccianti: la donna è un essere fragile e insicuro, un po' puttana e un po' vittima per vocazione; l'uomo è sempre bello e dannato, violento ma romantico, porco ma protettivo. Voto: 5

Crazy Horse di Frederick Wiseman
Un documentario sul "Crazy Horse" il famoso locale con le donnine di Parigi che però è anche il più grande nude show live del mondo. E nel corso del documentario capiamo bene perchè: non solo le ragazze sono bellissime, ma i numeri sono studiati e perfezionati con passione da parte di tutto il team creativo del locale: dal direttore artistico, al coreografo, alla capo sarta. Bello per comprendere come la sensualità e l'erotismo vadano ben al di là di un semplice paio di tette esposte come quarti di bue. Voto: 7

Al di là dal vetro di Andrea di Bari
Un cortometraggio autobiografico di Erri De Luca. A me lui già come romanziere non è che faccia impazzire; in un corto (come in ogni prodotto visuale) a fare la parte del leone dovrebbe essere l'immagine, si spesa... qui tutto è eccessivamente letterario dal contesto al racconto-dialogo con la mamma. Voto: 5/6

Nessun commento: