Mostrare le ferite

 

Il mio corpo è una gabbia che mi trattiene dal ballare con chi amo.
Ma la mia mente possiede la chiave:
Se desideri guarire devi mostrare la tua ferita” mi dice.
Io sto in piedi su un palcoscenico per un dramma vuoto
che applaudiranno comunque.
Io sto vivendo in un'età che chiama luce l'oscurità.
La mia lingua è morta e le ombre mi riempiono la testa.
“Se vivranno io sottrarrò il dolore da ognuna.”
Dovrei essere poeta pazzo e cercare l'impegno.
Ma io sto vivendo in un'età il cui nome non conosco.
La paura ci fa muovere mentre il nostro cuore batte lento.
Ricordati di prenderti il tuo tempo e dai significati ad ogni significato.
Il mio corpo è una gabbia.
Ogni posto è una galera, anche il più bello è una galera.
Ogni corpo è una porta che mi sta vicino.
Se non mi tocca non può farmi male.
Noi prendiamo quello che diamo.
Solo perché hai dimenticato, non vuole dire che sei stato perdonato.
Noi mettiamo ordine nei giorni dei desideri. Tremiamo come bambini.
Aspetta a guardare il fuoco, non tradire nessun sintomo ma scuotiti.
Teniamoci le mani.
Io sto vivendo in un'età che brancola nella notte.
Quando arrivo alla porta non c'è nessuno.
Io sto vivendo in un'età in cui comprendo che sto ballando con chi amo, la mia mente ha la chiave.
Mi sei ancora vicina e la mia mente contiene la chiave.

1 commento:

Martina Maddalena Attori ha detto...

Gli arcade fire mi piacciono moltissimo!
Musicalmente li lego anche agli Archive (All look the same to me, soprattutto).
Sono stati scelti spesso per pubblicità molto rafinate, ricordo almeno un paio di campagne bmw.
Chissà poi, la pelle, quante ne avrebbe da raccontare in merito ai confini...