Ai confini della spiritualità


La consapevolezza di ciò che avevo visto mi colpì circa due secondi dopo la percezione. Inchiodai la bicicletta. Le cinque auto nel parcheggio erano illuminate da riflessi arancioni. Le luci al neon formavano, perpendicolari, un'enorme Croce arancione che campeggiava sproporzionata sulla facciata della chiesa della parrocchia di Sant'Ignazio di Loyola. Proprio lui, il gesuita.
Di certo ai gesuiti il gusto per la teatralità non è mai mancato.
Girai la testa attorno per controllare dove avessero sistemato il cowboy Marlboro: come nella migliore tradizione delle insegne alla Las Vegas. Non c'era. Doveva essere la sua serata libera.
Pensai di trovarmi innanzi ad un'opera umana davvero commovente. Un nobile tentativo di conversione interplanetaria. La Crociona dev'essere sicuramente visibile dalla luna e gli alieni ne resteranno molto colpiti. Tutti i segni ormai tendono al disgelo fra il Vaticano e la Confederazione Galattica: dopo l'apertura ai fervidi credenti che vogliono affermare "I belive!" (ma negare con ferma decisione l'evoluzione della specie), ecco materializzarsi di fronte a me la Croce Intergalattica Fluorescente!
Barcollando mi avvicinai in estasi e ciò che vidi accrebbe ancor più la mia emozione. Sotto la Croce scorsi una scritta impressa a pixel di fuoco. Il Padre Nostro. Le frasi scrorrevano una dietro l'altra in uno schermo luminoso. Come accade dal macellaio per le offerte speciali. Caddi in ginocchio. Un pretino fasciato d'un candido grembiule mi chiese: "Ho fatto due etti di Carità, lascio?" Annuii rapito nell'ammirare le commesse in velo nero sistemare grandi pacchi da sei bottiglie d'acqua santa su altissimi scaffali e impilare scatoloni con sopra scritto "Fede in compresse" in pile d'altezza vertiginosa. Una vecchina in coda dietro di me si lamentava: "Oggi per trovare parcheggio mi c'è voluto un miracolo!"
Era forse questo il Supermarket della Santità? Volli caparbiamente crederci.
E una voce dall'alto tuonò: "Ora confessiamo il numero trentasei!"


NB. E' tutto vero - non sono pazzo, tranquilli - e la foto ne è la prova. La parrocchia di Sant'Iganzio di Loyola, il suo Crocione ultra kitsch e il Padre Nostro scorrevole esistono nella periferia Nord di Padova, via Montà.

2 commenti:

scalzasempre ha detto...

supermarket...senza leggerti, ti avevo già letto. Sarà che siamo manipolati dalle tecniche di profitto a cui dobbiamo sottostare involontari , anche se infedeli ma a tutti gli effetti praticanti.

Martina d'A. ha detto...

vorrei ricordare, in zona Basilica, a Padova, le immagini del Santo che sbattono gli occhi...