Le storie del Conilietto - Episodio 8

Era il trepidante giorno della partita decisiva del megatorneo che vedava fronteggiarsi la selezione rappresentativa del Bosco con le selezioni rappresentative della Città Piccola, della Città Media, della Città Medio-Grande e della Città Grande in uno scontro epico per decidere chi era il più forte del circondario. La selezione del Bosco, pur schierando fra le sue file nomi gloriosi del calcio circondariale come il Cammello Goleador, la Rana Trequartista e il Criceto Acchiappatutto, era fin lì riuscita solo a complicarsi la vita disputando una serie di pessime partite da far impallidire la nazionale delle Isole Tonga e affidandosi così ad un complicato sistema di conteggio punti che prevedeva il passaggio del turno solo in caso di partita infrasettimanale in giorno decaffeinato di un mese bisestile per differenza reti dei cugini di terzo grado.
Il Conilietto, ultrà vecchio stampo, mai e poi mai avrebbe perso questa disfida, nemmeno per tutto l'oro del Giappone! Avvolto nella sua sciarpona anti-riconoscimento da parte delle forze dell'ordine e stringendo in pugno la sua spranga di ferro porta fortuna fece ingresso allo stadio del Bosco e si apprestò a prendere posto sulle gradinate.
La tensione nell'atmosfera era palpabile (ed anche la Castorina vicina di posto del Conilietto). Dopo 27 secondi (che al nostro eroe parvero un'eternità) finalmente la prima invasione di campo!
Il Conilietto correva spensierato verso l'arbitro, brandendo festante la sua amata spranga, ma proprio in quel momento, sai chi passava? Esatto! La Motorella!! Che travolse il Conilietto dilaniandolo in tanti minuscoli pezzettini che si sparsero come allegri coriandoli sulla folla infericita. Allora dalla tribuna d'onore scesero: il Ricetto, il Pittone, lo Scoiattolino e il Bradipino che ci dissero a quello della Motorella: "Furfante, brigante, 'ssasino!!"
Insomma, alla fine a vincere fu lo Sport!