Perchè un Urano è un Crono è uno Zeus


Il tempo è fermo
eppure i padri continuano ad uccidere i figli
ed i figli continuano ad uccidere i padri
in finte rivoluzioni

Era il '68 e Urano non regnava più dopo esser stato deposto dal figlio. Era stato evirato da Crono sull'onda della rivoluzione.Ora regnava il figlio.
Ben sistemato in cima al Mondo era iniziata una nuova era, instaurato un nuovo governo, bilanciato un nuovo equilibrio.
Passarono gli anni, i mesi, i giorni e chissà come, a Crono venne in mente che quello che era accaduto a suo padre (oh, bella, per mano sua!) avrebbe anche potuto accadere a lui. Che sventura! Soccombere un giorno per mano del proprio figliolo!? Per quanto potente egli fosse!?
Dunque, perchè il suo regno del Figlio non corresse il pericolo di crollare per mano di un figlio era necessario correre ai ripari! Necessarissimo!
Però, c'era un però... Di rinunciare ai piaceri che Rea, sua moglie, sapeva procurargli non se ne parlava: non era certo lui a dover patire per questa incresciosa situazione! Allora Crono capì. Non c'era altra soluzione: il nuovo figlio non doveva veder la luce.
Tutti quelli che Rea partoriva, Crono li attendeva a bocca spalancata, perchè vedessero solo il buio delle sue budella. Crono divorava i suoi figli, ne faceva indigestione!
Ma l'ultimo, Zeus, Rea non lo voleva perdere. Quando partorì il piccolo, avvolse al suo posto una grossa pietra nelle fasce, la pose fra le mani del sovrano per eccellenza, il figlio del Cielo, il primo re degli dei; e quegli la tragugiò nel suo stomaco! Infelice! Non previde nell'animo suo che più tardi, scambiato con la pietra sarebbe vissuto suo figlio, invincibile e senza compassione, come tutti i figli, i quali ben presto sconfiggono i padri con la forza del loro braccio, li strappano al loro orrore regale, per regnare fra gli immortali.
Crono è vecchio (anche se non lo sa); una pietra al posto di Zeus e lui non se accorge nemmeno!
Rea prese il piccino e lo nascose con le sue mani in una spelonca a Creta. E Zeus crebbe.
Sarà stato quello il momento? Era il '77? Il '78? O forse l'89? Non so. Fatto sta che Zeus salì al padre per costringerlo a vomitare i suoi fratelli. Ed eccoli lì in tutto il loro splendore! Appena, appena corrosi dagli acidi della digestione: i Titani (forse solo Oceano un po' verde di bile).
Poi: dieci anni di scalata all'Olimpo, per comprar tutte le azioni e di Urano non restano che le briciole, disperse nel vento. Nessuno le ricorderà più domani.
Ora Zeus è genitore, ma non ha dimenticato l'esempio di suo padre. Ad ognuno ha dato un lavorio da espletare: ad Atena la cultura, ad Ermes il commercio, ad Apollo la religione, alle Muse (in numero di nove) le Arti, a Dioniso il tempo libero. A ciascuno ha affidato qualcosa (tanto per fargli credere d'essere importante).
E i Titani dissidenti? All'inferno, oppositori illiberali!
Perchè un Urano è un Crono è uno Zeus.

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