Doveva pur ingannare l'attesa


La sua cena era triste. Come lui, d'altronde. Una piadina ed una coca. Consumati nell'angolo più caldo di quel locale angusto. L'angolo più caldo. E che ad ogni boccone si surriscaldava di più. Si sentiva solo. Era solo. Concretamente. Glielo ricordava ogni boccone inghiottito. La piadina finiva morso dopo morso. Come finiscono tutte le cose. A dirla tutta, quella che doveva essere la sua cena, nemmeno riusciva a fargli sentire lo stomaco un po' pieno. Perché in realtà, a dirla proprio tutta, non aveva neanche voglia di mangiare. Ma doveva pur ingannare l'attesa.
Il vassoio di carta ora era vuoto. Uscì fuori. L'aria ferma di quella metà estate era un forno. Ma a lui sembrò più fresca. "Merito della piadina" pensò.
Guardando in alto, nonostante fossero già le nove di sera passate, il cielo era ancora illuminato d'azzurro.
Così rimase a fissarlo.

Photo Credit: mausfabrick via Compfight cc 

1 commento:

Anonimo ha detto...

La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri......
*m...ya