Ed era ancora là


Ieri sera uscivo da casa di mia zia e non pensavo di fare un incontro così strano. Ho fatto alcuni passi sulla strada quando di sfuggita, mentre parlavo con mio fratello, ho notato, proprio dove doveva cadere il mio piede destro, una macchia nera. Arrestato il piede a mezz’aria, rischiando di perdere l’equilibrio, ho osservato meglio la macchia. Mi sono accorto che era vivente, pulsante. Un rospo nero e viscido stava sotto il mio piede; l’avrei schiacciato se non avessi barcollato appena poco più avanti. Poi mi sono girato ed era ancora là, respirando si gonfiava; saltellò due volte verso il ciglio dell’asfalto e si fermò: “Hai visto, che razza di schifo?” dissi a mio fratello.
“Che cosa?” mi chiese. “Quel rospone enorme!” risposi.
Prima di salire in macchina mi girai, ed era ancora là.

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