M + K = 1


Chi mi conosce mi dice che bisogna essere bravi interpreti
perché mi perdo nei miei silenzi
una cosa che ti rode dentro
e che vuoi capire
se la dici la espelli
come se fosse qualcosa di diverso da te
non parlo mai di me
a nessuno?
Io non lo so
non ci riesco proprio
basta non ti facciano male
é che io non ho cose che possano interessare

a volte mi sento davvero molto sola perché so che nessuno sarà mai in grado di capire quello che io provo quello che sento ogni giorno poi capita guardandomi allo specchio guardando i miei occhi di vedermi triste e mi viene da chiedermi se mai nessuno se ne sia realmente accorto poi penso che le cose importanti sono altre e che devo pensare al lavoro a campare

e niente
finisce cosi
e va bene cosi perché tanto
questa sono io
e sarà sempre cosi
esprimi un desiderio
ma i miei non si possono avverare
vedi cosa? non ho mai avuto il tempo di pensare
i miei desideri erano altri
io ho il divieto di pensarti
ho voglia di piangere
una volta ogni tanto puoi
visto?
Fai poesia con la tua vita

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Il beneficio del dubbio


Una volta concedevo anch'io il beneficio del dubbio. Che poi è un gran nome per un gruppo: e ora con noi "Il beneficio del dubbio". Clap clap clap.
Da un po' invece no. Niente più benefici per nessuno. Le cose sono come appaiono. Che poi la realtà più reale è quella che costruiamo nella nostra mente diceva quella signora al tabacchino.
Ma forse ora confondo i piani.
Comunque sta di fatto che lo dice anche Giulio "A pensar male si fa peccato ma raramente si sbaglia".
Quindi ecco qua come stanno le cose: posso essere preoccupato di perdere una cosa a cui ancora non so nemmeno se ci tengo? E' solo un atteggiamento, credo. Mi faccio condizionare dalla società. Ed è doppiamente stupido chiederselo. Come consumare la memoria del cellulare per sms vecchi di sei mesi. Sarebbe più sensato impararli a memoria. Sono immobilizzato dall'inquietudine. Questa è una senzazione. "Sensazione senza azione". Non so se vuol dire qualcosa, ma mi piace come suona. Come il nome di un gruppo.
(Ah, se mi pagassero per inventare nomi per gruppi rock che non fonderò mai mi piace. Anche cercare i titoli per i libri che non scriverò mai.)
Dicevo della senzazione. E' come stare fermo per paura di sprofondare nelle sabbie mobili.

Io lo so che in certi casi è meglio non fare troppi movimenti.
Io lo so che in certi casi è meglio non fare troppi movimenti.

"Massimo volume" è un bel nome per un gruppo. Anche per una persona. Ma ancora confondo i piani. Come superare questa impasse figlia della mia inquietudine, curiosità e di un certo numero di dati oggettivi che mi sfuggono?
Io vedo un'unica soluzione. Concedere a me stesso il beneficio del dubbio. E così farò.

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